TREVISO - Sale a bordo senza biglietto e quando viene pizzicato dal capotreno non solo si rifiuta di fornire le generalità ma inscena addirittura un malore.
IL FENOMENO
A salire senza biglietto sono soprattutto stranieri, che non riconoscono l’autorità del pubblico ufficiale presente a bordo. Nella maggior parte dei casi l’intervento della Polfer risolve la situazione: alla vista dei poliziotti, i viaggiatori irregolari si convincono a rivelare nome e cognome risparmiandosi quindi una denuncia. Ma non la “cacciata” dal treno: chi non ha il biglietto e non è disposto a sanare la propria posizione viene infatti fatto scendere alla prima stazione utile. Qualcun altro invece si ostina a non voler fornire le generalità, facendo scattare l’inevitabile denuncia all’autorità giudiziaria.
LA MESSINSCENA
C’è chi arriva addirittura a simulare un malore, come è successo qualche giorno fa sul treno diretto a Trieste. Uno straniero sprovvisto di biglietto e per nulla intenzionato a rivelare nome e cognome, durante la trattativa con il capotreno e gli agenti ha detto di sentirsi male. La chiamata al 118 è scattata immediatamente e i sanitari intervenuti in stazione lo hanno sottoposto agli accertamenti del caso. Sono stati attimi concitati: prima la discussione accesa, poi l’intervento dei soccorritori. Poco più di un’ora dopo, il protagonista dell’episodio era già ricomparso in stazione, pronto a prendere un altro treno, sotto gli sguardi sospettosi del personale della stazione, convinto che il malore fosse un escamotage per uscire indenne da una situazione scomoda. Una messinscena che agli altri passeggeri è costata un ritardo di 50 minuti.