La superstrada salva Postumia, Pontebbana e Castellana

Giovedì 7 Marzo 2019 di Paolo Calia
La superstrada salva Postumia, Pontebbana e Castellana
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TREVISO - Arterie strategiche nella rete viaria trevigiana come Postumia, Castellana e Pontebbana sgravate da importanti flussi di traffico, così come Terraglio e Passante; leggeri aumenti nei quartieri a nord della città e lungo l'autostrada A/27: l'avvento della Pedemontana non avrà un impatto così devastante come si teme da anni. Venerdì scorso, in commissione Lavori Pubblici, il vicesindaco Andrea De Checchi, che cura la delega alle grandi opere viarie, ha portato uno studio effettuato dalla Regione nel 2017 in cui vengono simulati i carichi di traffico giornalieri sulle principali strade trevigiane dopo l'inaugurazione della Pedemontana. Ai consiglieri è stata fatta vedere una mappa zeppa di numeri, alcuni con il segno meno davanti: si tratta delle stime che ipotizzano il numero di veicoli, in più o in meno, previsti lungo le strade comunali e provinciali dopo l'apertura della grande opera viaria veneta.
 
ARTERIE ALLEGGERITEA ogni strada sono legati più numeri a seconda del tratto preso in considerazione. Premesso che si tratta di uno studio fatto elaborando a tavolino flussi di traffico calcolati empiricamente, saltano agli occhi due dati: dalla Postumia, ogni giorno, la Pedemontana toglierà 10.0045 auto e alleggerirà la Castellana di altre 9.800. Benifici anche per la Pontebbana, con 1371 veicoli in meno. Numeri che hanno soddisfatto De Checchi e la maggioranza e incuriosito l'opposizione.
A NORD DI TREVISODi certo le criticità non mancheranno, soprattutto ai confini della città. I quartieri a nord, i più prossimi alla superstrada veneta, dovranno sostenere impatti di traffico più alti, anche se non ci sarà quell'invasione di mezzi prevista in passato. Sotto la lente d'ingrandimento soprattutto la strada San Pelaio che, ogni giorno, registrerà 625 veicoli in più. Distribuiti nell'arco della giornata potrebbe anche non essere un numero così d'impatto ma Stefano Pelloni, capogruppo del Pd, ha osservato: «Se sono 625 mezzi in più diluiti in tutta la giornata è un conto. Ma se, come credo, si concentreranno alle otto di mattina e alla sei di sera, quindi negli orari di punta, il discorso cambia di molto». Su questa osservazione De Checchi ha ribattuto che contestualmente alla Pedemontana ci saranno i lavori per rendere più fluido il traffico lungo viale della Repubblica - che comunque, stando allo studio della Regione, registrerà 404 veicoli in meno ogni giorno - e questo contribuirà a ridurre l'impatto proprio nei momenti più critici per la viabilità. Per Pelloni questo però non risolve il problema: «Ma quelle auto o mezzi pesanti, in ogni caso, passeranno per i quartieri». E su questo argomento, nei prossimi mesi, la discussione impazzerà. Come terrà banco quello sul tratto trevigiano della A/27: la Pedemontana porterà in autostrada circa 1185 mezzi in più, un aumento che tanti osservatori ritengono esiguo. 
IL NODOLo studio mette in evidenza un altro aspetto: sulla Noalese, nota dolente della rete viaria trevigiana, è previsto è un aumento di 1713 mezzi ogni giorno. E qui maggioranza e opposizione sembrano essere d'accordo: il problema verrà in gran parte risolto (oltre che con le opere previste dal masterplan dell'aeroporto Canova) solo con la realizzazione del IV Lotto della tangenziale, destinato a portare parte del traffico in Feltrina (che avrà un migliaio di auto in più in ogni caso) e da lì in Pontebbana. Ma qui il nodo è sempre lo stesso: mancano un progetto definitivo e il finanziamento di oltre 55 milioni di euro. E i tempi, nonostante l'ottimismo che si respira a Ca' Sugana, potrebbero allungarsi ulteriormente con il passaggio della tangenziale dalla Regione all'Anas: il nuovo assetto porterà inevitabili rallentamenti sia dal punto di vista tecnico che da quello delle finanze.
Paolo Calia
Ultimo aggiornamento: 15:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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