Niente sport in piazza: il sì dei commercianti

Venerdì 31 Agosto 2018 di Elena Filini
Niente sport in piazza: il sì dei commercianti
TREVISO - «Lo sport in piazza nelle nostre idee ha promosso uno stile di vita che va comunicato e diffuso. So che il neoassessore è una donna decisa, non mi permetto di criticarla. Da sportivo, mi auguro sappia già cosa fare in alternativa». A parlare è Ofelio Michielan, predecessore di Silvia Nizzetto sulla poltrona di assessore allo Sport. La direttiva su Piazza dei Signori off-limits alle manifestazioni ieri ha suscitato molte reazioni di segno opposto. Prosegue Michielan: «L'assessore ha detto che il salotto della città non è una palestra. Sono d'accordo. Noi abbiamo cercato di far diventare tutta Treviso una palestra a cielo aperto perché lo sport nella sua dimensione  agonistica, amatoriale e culturale ha bisogno di essere diffuso. Abbiamo pensato la settimana dello sport per dare dignità e visibilità alle attività cittadine, francamente non l'abbiamo mai trovata così impattante perché non c'erano gazebo né vendita di gadget. Ma se si troveranno altri luoghi, bene lo stesso. Quello che mi sta a cuore non è il dove, è il bene dello sport».

LA CONCENTRAZIONESull'eccessiva concentrazione di maratone e corse nello scorso marzo l'ex assessore spiega come il 2018 sia stato un anno particolare: «Non era mai successo, è stato un mese straordinario, ma è giusto penare a un calendario. Solo mi chiedo - prosegue - come sia fare la Treviso Marathon lontano dal Calmaggiore. Ci sono manifestazioni che traggono energia dai luoghi in cui sono state pensate. La Maratona di New York fatta nei campi del New Jersey non è ad esempio la stessa cosa. Ma, ribadisco, se ci sono idee migliori per lo sport, ben vengano». 
LA NUOVA STRADAIeri Silvia Nizzetto aveva iniziato a delineare le nuove direttrici dello sport in città: calendario concordato ed equilibrato di eventi e centro depurato dall'eccesso di manifestazioni sportive: «La piazza maggiore di Treviso non può diventare ogni week-end una palestra. Vogliamo preservare la bomboniera della città» sottolineava spiegando che il contesto naturale delle Mura poteva essere più adatto. Insieme alla delocalizzazione degli eventi, la nuova Giunta sta varando un calendario equilibrato di eventi in centro storico in modo da non intasare il cuore di Treviso: «Marzo 2018 è stato un incubo per i residenti: quattro domeniche quattro eventi e la città blindata. Qualche manifestazione dovrà cambiare data». 
I COMMENTIChe la piazza però abbia rivestito un importante ruolo educativo per l'avvicinamento agli sport minori è ribadito da molti genitori. «Mia figlia - scrive un genitore sui social - si è appassionata al karate proprio dopo aver assistito a una manifestazione in piazza dei Signori». Su questo punto si concentra il capogruppo Pd in consiglio comunale Stefano Pelloni: «Colgo con favore l'idea di ridurre l'utilizzo di piazza dei Signori - afferma - e concordo con l'assessore Nizzetto. Sulle manifestazioni che hanno una ricaduta educativa, però, credo si dovrebbe fare una riflessione. La settimana dello sport, ad esempio, è stata una vetrina di valore per tutti gli sport, in un mondo che vede soltanto il calcio». 
NEI NEGOZIIl mondo del commercio plaude alla misura proposta dall'assessore: «Nizzetto ha ragione da vendere: siamo perfettamente d'accordo - spiega Alberto Cappelletto - la piazza è sì un luogo di aggregazione, ma i mercatini e gli eventi sportivi ne impediscono la giusta fruizione. In piazza la gente si raccoglie, si trova e chiacchiera, passeggia, si saluta. Se la piazza viene intasata, questa funzione di salotto viene a cadere». Secondo gli esercenti l'altro grande freno all'uso per manifestazioni sportive è la morfologia. «È una piazza piccola, concepita in modo da rendere problematica la viabilità, il disagio è raddoppiato per tutti. Esistono invece altri luoghi interessanti: penso a molte piazze fuori mura». 
I RESIDENTIAnche i cittadini concordano: la piazza e il Calmaggiore sono già di per sé attrazioni naturali: «Il principio di potenziare l'attrattività di un luogo - spiega un residente in vicolo Barberia - è che quel luogo non ha di per sé appeal a meno che non venga vestito da un evento o un'idea. Nel caso della piazza maggiore non è così. Treviso è una città intera: tutta da godere. Le Mura e i Bastioni sono perfetti per lo sport».
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