Treviso. Muore per un tumore al seno:
aveva creato il calendario delle malate

Mercoledì 19 Gennaio 2011 di Laura Simeoni
Gabriella Bonato
TREVISO (19 gennaio) - Se n' andata ma non si spenta. La sua luce splende ancora e infonde coraggio a tante donne trevigiane. Gabriella Bonato, 49 anni, mancata la sera di domenica scorsa all'ospedale Ca' Foncello di Treviso, dopo tre anni di malattia. Aveva un tumore al seno contro cui ha combattuto con coraggio fino all'ultimo respiro. Fu tra le pioniere del progetto "Stella polare", ideato dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori di Treviso. Insieme ad altre "stelline" ha redatto un calendario che ha fatto discutere, ma che ha conquistato le donne di tutta Italia: vi si vedono volti sorridenti, si percepisce l'energia del gruppo, la forza al femminile in grado di affrontare qualsiasi ostacolo e trovare nelle situazioni più drammatiche, finestre di speranza.

«Ho conosciuto Gabriella all'inizio di novembre, quando ci stavamo attivando per realizzare quel calendario che per noi è stato un motore trainante, una spinta a non pensare, a fare, a dare. A dimostrare, per dirla con lo slogan che abbiamo coniato, che siamo "donne colpite, ma non affondate"», racconta Manuela Tonon presidente del Gruppo donne Confartigianato di Motta. Gabriella purtroppo non ha poi potuto essere inserita nel calendario perché si era aggravata ed è stata ricoverata in ospedale. Ma in quella prima riunione organizzativa tutte le partecipanti avevano tratto conforto da quella che, nonostante la malattia, appariva "una donna forte e sicura, piena di energia positiva". Perfino dal letto d'ospedale Gabriella era presente tutti i giorni con i pensieri, i suggerimenti, le poesie da abbinare alle foto.



«Quando già molto sofferente - ricorda Manuela - siamo andate a trovarla col il nostro testimonial, Jgor, ha fatto schiattar d'invidia le infermiere ed è stata felice. Per un attimo, per quanto ha potuto, è stata felice». Jgor Barbazza, attore di Centovetrine, sta promuovendo il calendario insieme alla collega Linda Collini ed è rimasto colpito dalla forza di Gabriella e dal suo sorriso.



Gabriella lascia il marito Renzo e l'amatissimo figlio Riccardo. A Treviso era molto conosciuta, poiché per anni ha gestito il negozio di abbigliamento per bambini "La Gioconda". Il dolore di amici e parenti è immenso e tanti saranno i partecipanti al funerale che si svolgerà oggi pomeriggio, alle 15, nella chiesa di Dosson di Casier. Presenti anche le amiche "Stelline" che in questi ultimi giorni non hanno voluto abbandonarla. Almeno una di loro era presente ogni sera in ospedale, dove Gabriella era stata nuovamente ricoverata dopo aver trascorso qualche giorno a casa per Natale. «Era stanca ma serena, impotente nel parlare, annuiva con gli occhi e sorrideva».



Il suo spirito rimane condensato nella poesia da lei scritta e pubblicata nel calendario a connotare il mese di gennaio, proprio quello freddo e nebbioso in cui ha deciso di andarsene. S’intitola "Stella di luce", e il calendario ne pubblica una sintesi. Eccola nella sua interezza:

Luce di stella.

Punto d'infinito.

Amore di vita.

Forza d'amare sempre e credere comunque... Voglia di semplice respiro libero da paure.

Pensiero puro. Pensiero vero.

Abbraccio infinito di sorelle senza tempo - senza parole - senza scuse.

Solo seno... genesi di vita. Fonte d'amore senza fine.

Speranza. Certezza.. domani c'è, esiste! Ancora nessuno l'ha cancellato.. è stato solo riscritto. Andrà bene lo stesso perchè nostro comunque e non mancherà mai...

Come l'araba fenice... non molleremo mai... saremo donne e STELLE...

per sempre stelle.




Non c'è modo migliore per esprimere la relazione affettiva profonda che collega le donne operate al seno, decise a condividere paure e speranze nel cammino della vita che Lucia nel mese di dicembre definisce «complicata misteriosa, incomprensibile, sorprendente, a volte difficile ma sempre affascinante».
Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 16:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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