La Treviso Marathon lascia la città, si fa avanti Conegliano

Mercoledì 14 Dicembre 2022 di Mauro Favaro
L'ultima edizione della Treviso Marathon

Treviso ha perso la propria maratona. Gli organizzatori dall’Asd Tri Veneto Run hanno deciso di non organizzarla per il prossimo marzo dopo il “niet” del Comune a partenza e arrivo in centro storico. E ora Conegliano apre le porte alla corsa regina. «Siamo una città molto aperta allo sport, come dimostrato negli ultimi anni – spiega il sindaco Fabio Chies – cercheremo di dare una mano, se possibile, come abbiamo sempre fatto. Perché ogni volta che si fa sport si allontanano le persone da strade negative. Lasciamo le porte aperte a tutto».

Non sarebbe una prima volta. Negli anni scorsi la Treviso Marathon era già partita da Conegliano per poi arrivare in piazzale Burchiellati, all’interno delle mura del capoluogo. E nel 2016 sia la partenza che l’arrivo furono allestiti proprio nella città del Cima, correndo i mitici 42,195 chilometri nelle terre del Prosecco. Tra l’altro in un territorio unico, diventato patrimonio dell’Umanità Unesco. Adesso lo spostamento della maratona potrebbe diventare definitivo. Non ci sono ancora certezze. Serve un confronto con gli organizzatori. Ma Conegliano non si preclude alcuna possibilità. Nel frattempo a Treviso il dibattito si incendia. «La maratona a Treviso è fondamentale», mette in chiaro Stefano Pelloni, capogruppo del Pd in consiglio comunale. L’Asd Tri Veneto Run ha messo sul piatto la possibilità di correrla ogni quattro anni, a partire dal 2024, in concomitanza con le Olimpiadi. «È una cosa che non mi convince troppo – specifica Pelloni – la città ha bisogno di un evento periodico così importante». Come l’amministrazione guidata dal sindaco Mario Conte, comunque, neppure il Pd sposa l’idea di allestire sia la partenza che l’arrivo nel centro di Treviso. Vorrebbe dire chiudere le strade al traffico per quasi tutta la giornata, con i relativi disagi per commercianti e cittadini.

Alla luce di questo, dopo l’esperienza della partenza e dell’arrivo in Prato della Fiera («cosa che ha relegato la maratona a un qualcosa di estraneo alla città», hanno detto gli organizzatori), non resta che un’alternativa: «Una soluzione per limitare i disagi potrebbe essere quella di prevedere solo l’arrivo nel centro storico di Treviso, magari a piazzale Burchiellati o in piazza Vittoria – spiega il capogruppo del Pd – dopotutto anche la maratona di Venezia parte da Stra». Mentre la nuova maratona di Padova ha la partenza dallo stadio Euganeo e l’arrivo in Prato della Valle. Pelloni coglie al balzo l’apertura di Chies. «La partenza della maratona di Treviso potrebbe tornare a Conegliano – sottolinea – per poi concludersi nel centro del capoluogo». «Una soluzione di questo tipo potrebbe essere percorribile – aggiunge – l’amministrazione dovrebbe affrontare la questione con una sensibilità diversa per provare a confermare la maratona. Non penso che chiudere alcune strade per mezza giornata di domenica sia impossibile». Sulla vicenda interviene anche Gigi Calesso di Coalizione civica per Treviso. «Il no dell’amministrazione alla Treviso Marathon per tutelare la circolazione vale solo per questa manifestazione? – punge – la “salvaguardia” della vivibilità non sembra riguardare piazza dei Signori, in cui non si esita a collocare gazebo e tendoni anche quando sono disponibili altre piazze in cui le strutture striderebbero molto meno con il contesto. E le chiusure della circonvallazione esterna del Put non sono mancate in questi anni, quando l’amministrazione ha ritenuto che determinate iniziative meritassero questa decisione». Calesso propone di valutare l’organizzazione della Treviso Marathon in concomitanza con le “domeniche ecologiche”, che già prevedono la chiusura del centro al traffico.

Ultimo aggiornamento: 07:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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