​Il Gay pride in città: il sindaco Conte dice sì

Venerdì 10 Maggio 2019 di Mauro Favaro
Il Gay pride in città: il sindaco Conte dice sì
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TREVISO - Un nuovo Gay Pride a Treviso. Si terrà nel pomeriggio di sabato 29 giugno. La proposta è stata avanzata dal coordinamento Lgbte. E il sindaco Mario Conte ha già detto di sì. Ora si stanno definendo i dettagli del percorso che verrà seguito dal corteo che sfilerà per le vie del centro. Dopo il grande Pride del 2016, che richiamò in città ottomila persone, Treviso tornerà così a essere per un giorno la capitale della lotta contro le discriminazioni. 
 
LA DATALa data scelta non è casuale. Il nuovo Gay Pride di Treviso andrà in scena nel 50esimo anniversario dei moti di Stonewall. Alla fine di giugno del 1969 ci furono violenti scontri tra gruppi omosessuali e la polizia di New York. Quanto accaduto viene simbolicamente considerato come il momento di nascita del movimento di liberazione gay in tutto il mondo. Per questo il 28 giugno è stato poi scelto dal movimento Lgbt come la data della giornata mondiale dell'orgoglio omosessuale. «In questo periodo a livello nazionale stanno arrivando segnali negativi. Ed è proprio in questi momenti che aumenta la voglia e l'entusiasmo di rivendicare le nostre posizioni spiegano Antonio Monda e Francesca Tacca del coordinamento Lgbte di Treviso il Pride stavolta sarà incentrato su Treviso. E' il modo migliore per far vedere che i cittadini sono lontani da atteggiamenti discriminatori. Portiamo avanti le nostre istanze soprattutto quando ce n'è più bisogno». Dal 2016 ad oggi sono cambiate molte cose. Allora Ca' Sugana era governata dal centrosinistra. Adesso c'è la Lega e il centrodestra. «Con il Comune è in corso un dialogo costruttivo. C'è un rispetto reciproco assicura Monda anche perché stiamo parlando con un'istituzione, non con una singola forza politica». 
IL PRIMO CITTADINOIl sindaco Conte, da parte sua, ha aperto le porte senza problemi. «Ci stiamo confrontando con persone corrette e responsabili spiega il loro atteggiamento mi rasserena. Sono convinto che tutto andrà per il meglio, senza eccessi e senza ferire la sensibilità di nessuno». Possibile che non ci siano tensioni dopo il caso della mozione di Vittorio Zanini, consigliere comunale della lista Zaia Gentilini, che era stata bollata come anti aborto e coppie omosessuali, prima di essere ritirata? «La mozione non prevedeva certo discriminazioni mette in chiaro Zanini non ho nulla contro il Gay Pride. Ciascuno di noi rispetta le idee degli altri. Il mio spirito è liberale. Non c'è alcun problema». 
IL FESTIVALMa il capoluogo della Marca si vestirà di arcobaleno anche prima del Pride. La seconda edizione di Q.pido Equality Festival farà da trampolino. La rassegna si aprirà il 10 maggio con l'inaugurazione della mostra Cinquant'anni da Stonewall nella pizzeria Piola. Il 12 maggio al Freak Bar aprirà un'esposizione sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. Il giorno dopo appuntamento al cinema Edera con la pellicola Mamma+Mamma e l'incontro con il regista Karole di Tommaso. Il 15 maggio a palazzo Rinaldi si terrà il convegno Welfare arcobaleno: dai bisogni alle buone prassi. Il 17 maggio ci sarà il convegno Turismo Lgbt: fra innovatività e consapevolezza.
Mauro Favaro
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