Dal conto spariscono i soldi: mamma denuncia il furto, ma il ladro era il figlio che faceva shopping

Lunedì 5 Dicembre 2022 di Maria Elena Pattaro
Dal conto spariscono i soldi: mamma denuncia il furto, ma il ladro era il figlio che faceva shopping
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TREVISO - Si accorge che dal conto spariscono piccole somme per un totale di circa 500 euro. Sospetta che qualche truffatore le abbia carpito i codici, così blocca la carta e presenta denuncia in questura. Ma a spillare il denaro era il figlio 18enne. Il ragazzo faceva shopping con la carta di credito della mamma: gadget tecnologici, vestiti e altri sfizi. Quando gli agenti della Squadra mobile hanno rivelato alla donna l’identità del responsabile, lei stentava a crederci: non avrebbe mai immaginato che il ragazzo arrivasse a tanto. Insieme al marito ha tentato di fare marcia indietro: non voleva proseguire nell’iter giudiziario per non mettere nei guai il figlio. I genitori avrebbero preferito risolvere la questione tra le mura di casa. Ma ormai troppo era tardi: la macchina della giustizia era già stata messa in moto. Una volta identificato il responsabile, la denuncia è scattata d’ufficio. Il 18enne dovrà rispondere dunque di indebito utilizzo di carta di credito.

Un reato punito con la reclusione da uno a cinque anni di carcere e una multa compresa tra i 310 e i 1.550 euro.


SOLDI SPARITI
Tutto è iniziato quando, qualche settimana fa, la 52enne trevigiana ha controllato l’estratto conto. C’era qualcosa che non quadrava: risultavano prelievi di piccole somme in giorni in cui lei era sicura di non aver usato la propria carta di credito. Qualche decina di euro un giorno, poco più di un centinaio un altro: a sommarle tutte si raggiungevano i 500 euro. Era evidente che qualcuno se ne era impadronito e aveva attinto illegalmente dal suo conto. Peraltro con una certa cautela, con l’intenzione di non dare nell’occhio. La donna è corsa subito ai ripari, bloccando la carta e sporgendo denuncia contro ignoti. Ignara che il ladro abitasse sotto il suo stesso tetto. E avesse le sembianze del figlio 18enne, un adolescente dal carattere piuttosto difficile, che per qualche motivo al posto di chiedere soldi a viso aperto ai genitori ha preferito ricorrere a metodi truffaldini. Il ragazzo evidentemente non immaginava che la sua bravata potesse sfociare in un guaio giudiziario. E quando la madre aveva raccontato preoccupata delle anomalie nel conto corrente, il 18enne si era guardato bene dal vuotare il sacco. Del resto il ragazzo aveva messo in conto al massimo una tirata d’orecchi dei genitori il giorno in cui avessero scoperto i suoi prelievi. Invece la sua posizione è ben più delicata. 


LE INDAGINI
A inchiodare il ragazzo sono state le indagini della Squadra mobile. Denuncia ed estratti conto alla mano, gli agenti hanno ripercorso a ritroso le tappe della giovane manolesta, individuando gli sportello bancomat in cui aveva fatto i prelievi. A quel punto gli inquirenti hanno passato al setaccio i filmati di videosorveglianza dei diversi Atm utilizzati. Le immagini estrapolate non lasciavano spazio a dubbi: il ladro era proprio il figlio. Aveva attinto al conto corrente per fare spese personali. Messo di fronte alle prove concrete delle sue malefatte, il ragazzo ha ammesso la propria responsabilità. Negare l’evidenza sarebbe stato controproducente. Per la 52enne è stata una doccia gelata, che ha aperto una ferita in famiglia. Non solo per le conseguenze giudiziarie che il 18enne si troverà ad affrontare, ma anche nei rapporti di fiducia tra genitori e figlio. Inutile dire che la coppia avrebbe preferito risolvere tutto nell’intimità della propria casa chiedendo conto al ragazzo del suo comportamento. Invece il caso finirà quasi sicuramente davanti a un giudice. 

Ultimo aggiornamento: 6 Dicembre, 11:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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