Presidio in via Roma: «Contro il degrado è una lotta quotidiana»

Mercoledì 26 Maggio 2021 di Serena De Salvador
Presidio in via Roma: «Contro il degrado è una lotta quotidiana»

TREVISO - «Residenti? Qui ormai ci sono solo negozi e uffici. È un corridoio di passaggio verso il centro storico, per questo è facile meta per gli sbandati.

Vedere le divise delle forze dell’ordine fa sentire più sicuri nell’equilibrio precario che negli anni si è creato fra chi qui vive e lavora e chi ci transita e bivacca. Il degrado si sposta e si adatta, per questo eliminarlo è così difficile». Paola Tormena da una ventina d’anni vive a San Zeno, ma in via Roma ha abitato a lungo e ogni giorno ci passa per andare in centro per le commissioni. Ci è ancora affezionata, ma il distacco seppur di poche centinaia di metri le ha permesso di scrutare l’evoluzione di quella che oggi è una delle aree osservate speciali del capoluogo.

 



I CONTROLLI
Da ieri la polizia locale piantona per tutto il giorno l’incrocio con via Orioli, teatro domenica pomeriggio di una furiosa rissa a bottigliate. Il sindaco Mario Conte, di concerto con il comandante Andrea Gallo, ha deciso di imprimere un’ulteriore stretta ai già densi controlli che impegnano tutte le forze dell’ordine. Gli agenti identificano a campione chi transita fra la stazione dei treni, quella delle corriere e l’imbocco di corso del Popolo. Si controllano i documenti, si tengono gli occhi bene aperti. E lo stesso fanno i passanti. L’episodio di domenica non è stato l’unico a riportare l’attenzione sulla zona, che negli ultimi mesi è già stata teatro di alcune risse e liti. Elementi che si uniscono all’allarme lanciato lunedì dal sindaco per la presenza di comitive di giovanissimi che, ubriachi, nel weekend si riversano per le strade.
GLI UMORI
«Noi il sabato pomeriggio e la domenica siamo chiusi e la sera alle 18 abbassiamo la serranda –spiega Roberta Busatto del Dersut Caffè–. Una scelta che ha fatto la maggior parte degli esercenti e ci permette di evitare gli orari più complicati. I personaggi molesti ci sono e negli anni ci siamo tristemente abituati a loro, ma ultimamente un fenomeno in particolare mi ha stupita. Oltre agli accattoni abituali, che non sono pericolosi ma infastidiscono la clientela, ci sono anche moltissimi ragazzini –avranno tra 14 e 16 anni, tutt’altro che senzatetto– che chiedono spiccioli ai passanti e poi entrano nei bar e nei negozi con grumi di monete chiedendo di cambiarle. Cosa debbano farne non lo so, ma non lo avevo mai visto prima». Su una cosa però Roberta è in perfetto accordo con tutti gli altri commercianti: «Negli ultimi anni la situazione nel complesso è migliorata. C’è ancora tanto da fare, ma la presenza delle forze dell’ordine è costante e se c’è bisogno di chiamarli arrivano immediatamente». A essere condiviso è però anche un cruccio: «Per quanto si possa controllare, basta che le pattuglie si spostino per qualche minuto e i personaggi fastidiosi rispuntano. Semplicemente, si spostano per evitare guai, per questo eliminarne la presenza è quasi impossibile» aggiunge Cinzia Pian, che da quasi vent’anni gestisce il chiosco di abbigliamento in riviera Santa Margherita. «Sono qui dal 2003 e ci siamo dovuti battere per anni affinché il degrado fosse spazzato via da questa strada –spiega–. Ora la situazione è decisamente migliorata, anche se verso le due stazioni resta più complicata. Ben vengano le pattuglie fisse, di certo sono un valore aggiunto». Basta superare via Orioli, in cui le etnie si mescolano dando vita a una sequela di negozi dalle insegne multilingue, perché in piazza Giustinian Recanati i problemi di via Roma arrivino con meno intensità. «La mattina troviamo qualche rifiuto e bottiglia abbandonata, ma per il momento non abbiamo vissuto episodi gravi –spiega Francesca Bassetti del mercato Campagna Amica Coldiretti–. Certo quasi ogni giorno setacciamo le fioriere per controllare che non vengano usate come deposito dagli spacciatori, cosa che accadeva nei dintorni, ma c’è una telecamera comunale e se la situazione dovesse peggiorare ci attrezzeremmo anche noi. Qui siamo fuori dall’asse stazione-centro, ma sapere che le pattuglie in zona sono aumentate sicuramente è una garanzia in più».
 

Ultimo aggiornamento: 07:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci