Positivi al Covid 400 operatori sanitari: prestazioni ridotte del trenta per cento

Venerdì 29 Luglio 2022 di Mauro Favaro
Una sala operatoria
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TREVISO - Il Covid rallenta ancora una volta le attività dei poliambulatori e degli ospedali della Marca. E di conseguenza si allungano nuovamente le attese per 20mila trevigiani che stanno attendendo una visita specialistica o un intervento chirurgico non urgente. Il problema sta nel fatto che oggi l’Usl è costretta a fare a meno di quasi 400 professionisti, compresi 24 medici, tra personale in isolamento perché contagiato e quello sospeso perché nonostante l’obbligo non si è vaccinato contro il coronavirus, senza un valido motivo.

LE DIFFICOLTÀ

«L’attività sta andando avanti al 70% per quanto riguarda le prestazioni programmate – fa il punto Francesco Benazzi, direttore generale dell’azienda sanitaria – i numeri del personale assente parlano da soli. Ma stiamo comunque dando risposte. Ed è già importante che stiamo tenendo botta sul fronte dei ricoveri in area medica». «A livello generale i contagi da Covid stanno leggermente diminuendo – aggiunge – contiamo di poter riportare le attività al 90 o 95% nelle prime due settimane di agosto in particolare per l’attività chirurgica». Già si sa, però, che non si riuscirà a recuperare le liste d’attesa allungate dal Covid entro la fine di quest’anno. La speranza ora è che chi è stato colpito dal coronavirus si negativizzi quanto prima, fermo restando che rimangono sempre necessari almeno 7 giorni di quarantena.

I NUMERI

Attualmente ci sono 274 assenti perché positivi negli ospedali e negli ambulatori. I buchi sono diffusi: 8 medici a Treviso, 5 nel distretto di Asolo, 6 in quello di Pieve di Soligo, 2 nel dipartimento di prevenzione e 3 nei servizi territoriali. Più infermieri, operatori e così via: 130 a Treviso, 38 nel distretto di Asolo, 27 in quello di Pieve di Soligo, 48 nei servizi territoriali e 7 nel dipartimenti di Prevenzione. Più il personale sospeso perché ha scelto di non vaccinarsi. In questi giorni l’ondata estiva del Covid sembra effettivamente rallentare. Ma non ancora abbastanza. Nell’estate dell’anno scorso praticamente non c’erano pazienti Covid positivi negli ospedali del trevigiano. Adesso sono in tutto 140.

IL QUADRO

E purtroppo non mancano i casi gravi. A partire da un uomo di 40 anni, vaccinato, che proprio in queste ore sta lottando contro l’infezione all’interno della Terapia intensiva di Treviso. Un altro paziente, poi, è ricoverato nell’unità di Rianimazione dell’ospedale di Montebelluna. E altri otto sono seguiti nelle unità di Pneumologia. Oggi è difficile immaginare che gli ospedali possano effettivamente tornare a svuotarsi da pazienti Covid positivi. «Auspichiamo di poter scendere a 50 pazienti ricoverati tra il 10 e il 12 agosto – spiega il direttore generale dell’Usl – questo ci consentirebbe di concentrare le attività nel Covid Hospital di Vittorio Veneto, liberando tutti gli altri ospedali in modo da poterci impegnare al massimo sul recupero delle prestazioni». Al momento sono quasi 15mila i trevigiani in isolamento perché positivi. Anche ieri sono stati confermati oltre 1.300 nuovi contagi. E purtroppo si continuano a registrare dei decessi. Solo nell’ultima settimana sono mancate 20 persone che erano risultate positive al coronavirus.

LA TENDENZA

«L’incidenza dei contagi è scesa a 830 contagi su 100mila abitanti. Una media di poco più di mille al giorno – è il quadro fatto da Benazzi – la discesa c’è. Lo si vede anche dalla diminuzione degli interventi del Suem 118 legati al Covid: da una media di 10 a 3 al giorno per persone con difficoltà respiratorie. Purtroppo, però, questa discesa si sta rivelando lenta». La buona notizia è che la campagna per la quarta dose contro il Covid sta procedendo. Le porte sono aperte per le persone con più di 60 anni e per quelli con più di 12 anni fragili per patologie. Attualmente vengono eseguite oltre 1.200 iniezioni al giorno. Si fanno avanti molti over 60. Gli ultraottantenni, invece, restano pochi. 

Ultimo aggiornamento: 16:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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