Vertice Nato dei servizi segreti: Treviso in giugno sarà la Capitale degli 007

Giovedì 20 Gennaio 2022 di Paolo Calia
Daniel Craig in Skyfall

TREVISO - Per una settimana, il prossimo giugno, Treviso diventerà la capitale dei servizi di Intelligence, meglio noti come “servizi segreti”. La Iafie, organismo internazionale che raggruppa le strutture governative e accademiche predisposte alla formazione degli operatori dei vari servizi all’interno dei paesi Nato, ha scelto la Marca per organizzare il simposio mondiale dedicato all’intelligence al suo sviluppo.

Per una settimana, a partire dal 19 giugno, si terranno incontri e convegni su tematiche di strettissima attualità: dal pericolo incombente del terrorismo, alle insidie del cyber universo, alle capacità di analisi dei dati. E, ovviamente, della loro raccolta. Sono attese a Treviso dalle 200 alle 300 persone, tutte accreditate, in arrivo da Usa, Canada, Sudamerica, Australia, Nuova Zelanda, praticamente tutti i paese europei di area Nato e dai balcani, area sempre più strategica anche per gli equilibri europei.

LA SCELTA

A presentare l’appuntamento, ospite di Fondazione Cassamarca, è arrivato il Presidente di Iafie Barry Zulauf, attualmente Senior Intelligence Officer – Office of the Director of National Intelligence – USA, ai vertici dell’Intelligence americana. Docente ad Harvard è diventato un teorico dopo aver praticato l’arte dell’intelligence sul terreno e negli scenari internazionali più complicati. Aspetto da intellettuale più che da 007, ammette sorridendo: «Anche al giorno d’oggi le “spie” sono importanti per la raccolta di informazioni legate alla sicurezza. Oggi l’intelligence non è più segreta, ma aperta e coinvolge sicuramente gli ambiti militari, ma anche quelli economici e delle imprese. Lo scambio di informazioni è sempre più fondamentale». La Marca non è stata scelta a caso: «In Veneto - spiega Sabrina Magris, Presidente École Universitaire Internationale, Nato Smes, Osce Consultant per i Balcani - è nata la prima vera forma di Intelligence, all’epoca della Serenissima. Venezia doveva proteggere la sua industria del vetro, i commerci in tutto il mondo. Ed è stata la prima a utilizzare la raccolta informazioni in modo capillare».

LA FORMAZIONE

Le “spie”, a questi livelli, sono definite “operatori”. E il simposio di giugno è dedicato a loro e a chi deve provvedere alla loro formazione. «Questi operatori - osserva Magris - si devono muovere in un mondo complesso, dove è necessario essere competenti in più settori. Non basta più essere, per esempio, un ottimo informatico. Le capacità devono essere plurime. E poi bisogna essere in grado di trasmettere correttamente le informazioni in modo da consentire agli stati o al mondo economico la pianificazione di strategie che, oggi, con i cambiamenti in corso, non vanno più in là di 3 massimo 5 anni». Il tema sicurezza sarà il più trattato e riguarderà molto da vicino anche le aziende. E la forza economica della Marca è un altro dei motivo che ha spinto a scegliere questa location: «Questo territorio è importante e ricco di potenzialità - ha ammesso Zulauf - in genere le sedi di questi appuntamenti sono le grandi capitali. Ma per riprendere a vederci in presenza, anche se il Covid è ancora ben presente, abbiamo preferito accettare l’ospitalità di Treviso».

PRIMA VOLTA IN ITALIA

A rendere gli onori di casa, oltre al vicepresidente della Fondazione Gian Paolo Gobbo, c’erano il presidente della Provincia Stefano Marcon e il sindaco di Treviso Mario Conte: «Sarà l’evento mondiale più importante nel corso del 2022 per quanto riguarda il settore Intelligence e Sicurezza Strategica, per la prima volta in assoluto in Italia. E sono molto orgoglioso di ospitarlo qui, dove il tema della sicurezza resta centrale». 

Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 11:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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