TREVISO - L'autista dell'autobus l'ha fatta scendere assieme ad alcune amiche lontano dalla fermata prestabilita, lungo la Feltrina. Ma una volta a terra la ragazzina di 13 anni è stata travolta da una Smart mentre tentava di attraversare la strada nel punto non attrezzato. È accaduto all'inizio di marzo. La notizia, però, è emersa solo ora. L'impatto è stato violentissimo. La giovane è stata subito trasferita in ospedale in prognosi riservata. Le sue condizioni sono immediatamente apparse serie. Tanto che è ancora ricoverata. Tecnicamente il conducente non ha violato il Codice della strada. Ma ha messo in pericolo dei passeggeri. Ecco perché Mom, la società trevigiana dei bus e delle corriere, ha subito aperto un procedimento disciplinare a suo carico. Che adesso si è concluso con una sospensione dal lavoro per cinque giorni. Questo perché l'autista ha fermato l'autobus e fatto scendere i passeggeri in un punto non attrezzato con una fermata, cosa non consentita dalle norme interne della società del trasporto pubblico locale. Sostanzialmente li ha lasciati sul ciglio della strada. Tra l'altro in un'arteria trafficata come la Feltrina.
I FATTIErano le 19 di sera. Di fatto già buio. Una situazione estremamente pericolosa. E alla fine una 13enne è finita sotto a una macchina. Da qui la decisione dell'azienda di procedere con il pugno di ferro nei confronti del suo conducente. La sospensione di cinque giorni dal lavoro è quasi l'anticamera del licenziamento. Nel momento in cui un dipendente arriva ad accumulare quindici giorni di sospensione, infatti, scatta automaticamente la rescissione del contratto. L'autista si è difeso spiegando che il gruppo di giovani aveva domandato a voce di scendere dall'autobus, ma nessuno aveva schiacciato il pulsante per richiedere la stop alla fermata. Così lui se n'è accorto con qualche istante di ritardo. Quanto è bastato per superare le fermata di circa 120 metri. Teoricamente ormai avrebbe dovuto procedere fino alla fermata successiva. In modo da far scendere tutti in massima sicurezza. Invece ha scelto di bloccare il mezzo esattamente dove si trovava. E ha aperto le porte. A quel punto le ragazze si sono ritrovate sul ciglio della Feltrina. La 13enne ha provato ad attraversare la strada passando dietro all'autobus. È successo tutto in un istante. Prima ha atteso il passaggio di due auto. Poi le è sembrato che la via fosse libera. Ma non appena fatto un altro passo è stata investita da una Smart. Sul posto sono subito intervenuti i soccorsi. Fatto sta che la giovane deve ancora riprendersi. Non è in pericolo di vita, ma da quanto si apprende le sue condizioni sono tutt'altro che rassicuranti. CONDANNA LEGGERAAll'inizio di questa settimana Mom ha chiuso anche il procedimento disciplinare aperto a carico dell'autista 50enne che all'inizio di aprile aveva chiamato terrone due turiste siciliane, madre e figlia, 57 e 27 anni, che erano salite a bordo dell'autobus della linea 10 nella stazione di Treviso. Alla fine è stato condannato a lavorare gratis per quattro ore. Il conducente finito nella bufera quella parola l'aveva pronunciata per davvero. Ha ammesso di aver chiamato terrone le due turiste. Ma ha respinto tutte le altre accuse che gli sono piovute addosso. «Le ho chiamate così solo per scherzo, dopo che mi avevano detto che arrivavano da Catania ha raccontato poi ho suggerito loro di andare a vedere l'acqua alta a Venezia. Ma, a differenza di quanto si sente, non ho assolutamente fatto battute su questo». Così è passata la linea della riduzione temporanea dello stipendio, non quella della sospensione. Resterà sempre in servizio, ma dovrà guidare l'autobus senza essere pagato. Se poi dovesse ricadere nello stesso errore, a quel punto scatterà anche per lui la sospensione.
Mauro Favaro
Ultimo aggiornamento: 17:15
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