Il 7 aprile 1944 Treviso viene colpita al cuore da oltre 2600 ordigni che causano la morte di più di mille civili Sono 3783 gli edifici distrutti: la mappa dei luoghi parte dalla Cattedrale, il Battistero, Ca' da Noal e il museo.
Il monumento civile di Treviso più prestigioso era quasi totalmente crollato, un'enorme trave si era infilata nel pavimento fuoriuscendo dal soffitto della sottostante loggia. L'immagine di Palazzo dei Trecento colpito nel centro della sala da una bomba di 250 chili è il simbolo della devastante azione bellica subita da Treviso il 7 aprile 1944.
Vile e terroristica incursione nemica. Chiese, edifici storici e scolastici crollati titola Il Gazzettino di domenica 9 aprile 1944. Superate le emergenze si fanno i conti: 21 mitragliamenti, 35 bombardamenti, 2636 bombe sganciate, con più di 1000 morti tra la popolazione civile e la distruzione di 3783 fabbricati, corrispondenti all'81% degli edifici. Il cuore della città era stato colpito nei suoi punti vitali.
I LUOGHIDell'antica chiesa di San Martino si è salvato solo il campanile e poche porzioni di affreschi romanici che restano ora in deposito al Museo Civico. Una bomba aveva scavato una larga e profonda buca in prossimità del Battistero di San Giovanni danneggiando gravemente l'abside e le absidiole decorate con affreschi del XIII secolo; il campanile ha subito gravi lesioni tanto che si era pensato di demolirlo, ed è in quella circostanza che per salvare le campane del 1412, Mario Botter segretamente si affretta a levarle e seppellirle nel cimitero di Fontane per poi, nel dopoguerra, ripristinarle nella torre campanaria restaurata. La cupola con il maestoso Padre Eterno in gloria dipinta dal Pordenone, nella cappella dell'Annunziata della Cattedrale, è crollata interamente e definitivamente perduta; lì vicino, bombe incendiarie hanno distrutto il passaggio elevato che collegava le canoniche vecchie alle nuove, gran parte della Sacrestia, la Biblioteca e le Canoniche con la perdita di numerosissimi documenti d'archivio e preziosi manoscritti; un enorme patrimonio archivistico è stato distrutto anche dalle bombe che hanno colpito il Museo Civico in Borgo Cavour. Gravi furono i danni ai palazzi, prima tra tutti Casa da Noal che si presentava con gran parte dell'ala sinistra completamente distrutta. Solo due bassorilievi, recuperati da Botter e oggi conservati nei depositi a Casa da Noal, restano di quella che era considerata il più bello e raffinato esempio di decorazione antiquaria: Casa Barisani, che sorgeva in Piazza Duomo all'angolo con via Cornarotta, detta anche la Casa Rossa per il colore rosso caldo che faceva da sfondo alle fasce decorate da Giovanni Maria Teutonico nel 1503.
I DANNIGravemente colpita la zona delle Scorzerie, da via Fiumicelli fino a via XX Settembre, dove molti palazzi affrescati sono stati irreparabilmente danneggiati e il Reale Albergo Stella D'oro, luogo di ritrovo dell'élite trevigiana, è stato completamente raso al suolo.