Carriera alias nelle scuole per gli studenti trans, assessore Elena Donazzan contraria: «E' una cosa fuori dal mondo»

Martedì 25 Ottobre 2022 di Mauro Favaro
Elena Donazzan contro la carriera alias per gli studenti trans
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TREVISO - «È una cosa fuori dal mondo. La carriera alias è un errore ideologico. Una forzatura. I ragazzi nella fase adolescenziale sono pieni di dubbi. La forza di un educatore e di un modello educativo è quella di accompagnarli fuori da questi dubbi. Non di favorirli. E oltre ad accompagnare nella crescita, la scuola deve accompagnare anche nel rispetto delle regole». Elena Donazzan, assessore regionale all'istruzione e alle pari opportunità, boccia senza riserve il regolamento studiato per consentire ad alunni e studenti transgender di cambiare nome e genere a scuola, anche prima dei 18 anni e dell'eventuale compimento del percorso giuridico relativo al cambiamento ufficiale di sesso. La settimana scorsa la Rete Lenford, gli avvocati per i diritti Lgbti+, ha proposto agli istituti della Marca le proprie linee guida per l'attivazione dell'identità alias.

Qualcosa si è già mosso.

Il caso del Liceo artistico

Il liceo artistico di Treviso è pronto a essere la prima scuola del trevigiano ad approvare, con passaggio obbligato in consiglio di istituto, un regolamento per gli studenti transgender. «Ne sentiamo l'esigenza», ha confermato la preside Sandra Messina. Qui, in particolare, ci sono tre studenti che potrebbero chiedere l'attivazione della carriera alias per adottare un nome nuovo nel registro scolastico, cambiando genere. Donazzan non entra nei casi specifici. Ma la posizione è netta: «Nella fase adolescenziale, nella piena esplosione di sé, si deve anche avere a che fare con la serietà delle regole spiega l'assessore quando vado a scuola sono Elena Donazzan e ho 50 anni. Non posso dire di chiamarmi Mario Conte e di averne 18. Non è possibile. Se espressa fino in fondo, questa posizione molto ideologica porta solo a uno scontro senza senso, anche di tipo istituzionale». In altre parole, inutile anticipare i tempi.

I paletti

Nel regolamento proposto dalla Rete Lenford, tra l'altro, si prevede che gli studenti dai 14 anni in su possano chiedere l'attivazione della carriera alias senza il placet del genitori. In più, si affronta anche il nodo di bagni e spogliatoi: le persone, si legge, hanno il diritto di utilizzare quelli corrispondenti al genere scelto. Discorso diverso se, come previsto oggi, il cambiamento di sesso viene certificato dopo i 18 anni con un percorso giuridico. Fermo restando che la carriera alias avrebbe valore solamente all'interno della scuola (e non nei certificati prodotti per l'estero), l'ufficio scolastico del Veneto evidenzia che al momento non è possibile cambiare semplicemente un nome nel registro, che è un documento ufficiale. «Le scuole non possono di certo modificare gli atti ufficiali. Nemmeno il nome sul registro. Questo è un punto fermo specifica il direttore generale Carmela Palumbo tutto ciò che è documentazione formale sulla carriera dello studente non può essere modificato, se non alla luce di una modifica effettiva del sesso della persona. Il nostro ordinamento attualmente disciplina il cambio di sesso e tutto ciò che ne consegue in termini di modifiche anagrafiche. Il periodo fluido, invece, non ha una disciplina certa. Sarebbe bene che innanzitutto venisse chiarito questo aspetto di carattere generale».
 

Ultimo aggiornamento: 15:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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