Registri per i trans con gli "alias", il liceo artistico di Treviso aprifila: «Abbiamo tre casi a scuola»

L'anno scorso era stato cambiato il nome nel diploma di uno studente che aveva portato a termine il percorso giuridico per cambiare sesso.

Venerdì 21 Ottobre 2022 di Mauro Favaro
Liceo Artistico di Treviso pronto a far partire i registri per i trans con gli alias

TREVISO - Il liceo artistico di Treviso è pronto a essere il primo istituto della Marca ad avere ufficialmente un regolamento dell'identità alias per gli studenti transgender. «Stiamo intraprendendo un percorso per attivare un protocollo per le carriere alias. Ne sentiamo l'esigenza. E la scuola, come si sa, è sempre in prima linea - spiega la preside Sandra Messina - al momento abbiamo 3 casi a scuola. Stiamo cercando di monitorarli e di sostenerli, assieme alle famiglie». Si tratta di 3 studenti che potrebbero chiedere appunto l'attivazione della carriera alias per adottare un nome nuovo nei registri scolastici, cambiando genere. «Non c'è ancora la richiesta formale, ma la situazioni sono abbastanza avanzate - specifica la dirigente - noi ovviamente non spingiamo né da una parte né dall'altra. Ma si tratta comunque di un disagio.

Negli istituti ci sono tanti disagi, di tanti tipi, fisici e psicologici. Ci interessa essere preparati per saperli affrontare tutti al meglio».

Il cambio nome sul certificato del diploma

Proprio l'anno scorso, tra l'altro, c'era stato un caso particolare al liceo artistico. Una studentessa che aveva da poco superato la maturità ha portato a termine il percorso giuridico per cambiare sesso. E alla fine la sentenza ha dettato che venisse cambiato anche il nome sul diploma. «Avevamo già intercettato che in questa persona ci potessero essere delle esigenze diverse - dice Messina - dopo la conclusione dell'iter giuridico e amministrativo, abbiamo cambiato il certificato dal femminile al maschile».

La discussione

Ieri l'artistico ha partecipato alla presentazione del regolamento dell'identità alias per le scuole organizzata dalla Rete Lenford, gli avvocati per i diritti Lgbti+, nella sede comunale di palazzo Rinaldi. L'incontro è stato coordinato dalla legale Valentina Pizzol. C'era anche Mario Dalle Carbonare, preside del liceo scientifico Da Vinci di Treviso. «Per informarmi spiega non abbiamo registrato richieste in questo senso nella nostra scuola». Più una rappresentante del turistico Mazzotti di Treviso. Era attesa anche Gloria Tessarolo, assessore comunale alle pari opportunità. Ma un contrattempo dell'ultimo minuto non le ha permesso di partecipare. Il regolamento viene proposto a tutte le scuole medie e superiori. Per entrare effettivamente in vigore deve essere approvato dal consiglio d'istituto. L'eventuale cambio del nome attraverso la carriera alias, bene ricordarlo, vale solamente all'interno della scuola. Il regolamento, inoltre, fa chiarezza sul nodo dei bagni e degli spogliatoi: le persone hanno il diritto di utilizzare i servizi igienici e gli spogliatoi corrispondenti al genere scelto. Si prevede che gli studenti con più di 14 anni possano chiedere l'attivazione della carriera alias in modo autonomo, anche senza il placet dei genitori. «Il principio di autodeterminazione delle persone è fondamentale tira le fila l'avvocato Nicolò Angelini dopo i 14 anni si può già decidere su molte cose. E anche le decisioni sull'identità di genere devono essere rispettate, senza subordinarle a un placet da parte dei genitori, che a volte negano queste situazioni, negando di fatto il diritto alla felicità».
 

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