Tartaruga azzannatrice in fuga blocca il traffico in tangenziale

Sabato 27 Giugno 2020
Una tartaruga azzannatrice è stata ritrovata in tangenziale a Treviso

SILEA - Il primo automobilista che se l'è trovata davanti ha stentato a crederci: una tartaruga azzannatrice americana lunga almeno mezzo metro, dal carapace di grandi dimensioni, procedeva impaurita nel traffico che di prima mattina affolla la tangenziale. Un animale imponente, assolutamente fuori luogo e fuori contesto, evidentemente scappato da qualche giardino o risalito dal vicino Sile. E, purtroppo, finito male: se la prima auto l'ha evitata, quelle dietro no. E la tartaruga è finita schiacciata non prima di aver causato un forte rallentamento e provocato una coda. 

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LA SORPRESA
L'episodio è accaduto giovedì, 25 giugno, verso le otto di mattina all'altezza del cavalcavia che supera il Sile. A riconoscere quel che restava di una tartaruga azannatrice è stato un esperto della specie avvisato da Francesco Mezzavilla, naturalista che ha dedicato ampi studi al Sile e alla sua fauna. Ovviamente l'azzanatrice non è una specie autoctona e in tangenziale c'è finita perché qualcuno l'ha presa quando era piccola e carina per poi disfarsene quando, da adulta, ha cominciato a raggiungere dimensioni ragguardevoli. Pratica da condannare. Potrebbe anche essere fuggita da un giardino, ma in quel caso avrebbe compiuto parecchia strada senza essere notata. Più facile che sia stata abbandonata nel parco del Sile, come accaduto in passato con altre specie.

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LA PARTICOLARITÀ
«La tartaruga azzannatrice si ciba essenzialmente di pesci ma è un carnivoro, un predatore - spiega Mezzavilla - ed è anche capace di adattarsi all'ambiente in cui vive. L'esemplare trovato a Silea potrebbe essere stato abbandonato nel parco del Sile, come già accaduto in passato con la tartaruga dalla guancia rossa, altra specie non tipica che adesso si è riprodotta e se ne trovano migliaia di esemplari. Sono animali che vengono presi da piccoli perché carini, poi abbandonati quando diventano grandi e ingombranti. Potrebbe essere questo il caso dell'azzannatrice, che sicuramente è stata portata qui da qualcuno e poi liberata. Oppure è fuggita». 

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