Covid. Tamponi in farmacia: dove, quanto costa, la ricetta serve o no? In 50 hanno dato l'ok

Martedì 29 Dicembre 2020 di Mauro Favaro
Covid. Tamponi in farmacia: dove, quanto costa, la ricetta serve o no?

TREVISO Tamponi in farmacia: adesso si parte. L'accordo con la Regione è stato chiuso. Dopo l'approvazione definitiva, attesa per oggi, da domani le farmacie aderenti su base volontaria potranno iniziare a eseguire i test rapidi per il coronavirus. Tra i primi a offrire il nuovo servizio ci sarà anche la farmacia Patelli con sede nella piazza del Quartiere Latino di Treviso. I dettagli sono già chiari: il tampone costerà 26 euro, non servirà la ricetta, e verrà eseguito su appuntamento da personale abilitato in aree separate da quelle riservate alla vendita o in orari diversi rispetto a quelli di apertura.


IL PANORAMA

«Nella Marca al momento hanno aderito una cinquantina di farmacie.

Davanti al protocollo preciso, però, il numero potrebbe ulteriormente aumentare fa il punto Franco Gariboldi Muschietti, presidente di Farmacieunite a fronte dei 26 euro, le farmacie acquisteranno i tamponi indicati dalla Regione, adegueranno gli ambienti e si doteranno di infermieri per l'esecuzione dei test. Gli esiti verranno direttamente caricati nel database informatico della Regione. Si tratta di un nuovo servizio sociale pensato per rispondere all'incessante richiesta di tamponi». La farmacia Patelli di Treviso è tra quelle pronte a partire con i tamponi rapidi già da domani: «Abbiamo previsto di dedicare un giorno a settimana ai test rapidi, con la possibilità di aumentare la frequenza in base alle richieste specifica Livio Patelli, consigliere nazionale di FarmacieUnite, associazione che si è attivata fin dai primi momento per trovare un accordo che potesse andare bene alle esigenze di tutti useremo i locali sul retro della farmacia, che hanno un ingresso indipendente. Così ci sarà una divisione netta: chi si sottoporrà al tampone accederà direttamente dall'esterno, senza entrare nell'area di vendita». Il test verrà materialmente eseguito da un infermiere: «Ci siamo affidati a una società esterna che ha già operato nei Covid Point dei medici di famiglia spiega Patelli l'idea è di prevedere un appuntamento ogni dieci minuti circa. In questo modo sarà possibile eseguire il tampone e di seguito, a stretto giro, consegnare il risultato». 


LE REGOLE

Chi potrà usufruire del servizio? Tutti i cittadini che al momento del test non presentano sintomi simil influenzali e che non hanno avuto contatti stretti con casi positivi al coronavirus nelle 48 ore precedenti. Se il tampone rapido fatto in farmacia dovesse dare esito positivo, la persona verrà indirizzata urgentemente al proprio medico di famiglia che deciderà sull'invio ai Covid Point allestiti dall'Usl della Marca per il tampone di conferma processato in biologia molecolare. «Nell'ultima settimana la richiesta di tamponi è stata particolarmente pressante sottolinea Patelli dopo la definitiva approvazione dell'accordo, da domani le farmacie che aderiranno al progetto potranno formare una rete capillare per fornire un servizio sociale sempre più vicino ai cittadini». 


LA SVOLTA

L'attività è ancora più importante se si pensa che con la fine dell'anno scadrà l'accordo che ha portato i medici di famiglia a eseguire i tamponi rapidi sui propri assistiti. I camici bianchi potranno continuare solo come volontari, cioè gratuitamente, senza più ricevere il corrispettivo economico che era stato fissato a 18 euro per i test in ambulatorio e a 12 euro per quelli fatti nelle sedi alternative. A breve, infine, verrà aperto un nuovo Covid Point nell'area esterna dell'aeroporto di Treviso. Qui verranno eseguiti tamponi rapidi in modalità drive-in. L'accesso sarà completamente libero: senza bisogno di prenotare e senza impegnativa del medico. Ogni tampone costerà 50 euro. Ieri il servizio è stato attivato all'aeroporto di Venezia. Di seguito toccherà anche al Canova. «Il servizio in modalità drive-in sarà attivato a breve anche all'aeroporto di Treviso conferma Enrico Marchi, presidente del gruppo Save/AerTre, la società che gestisce lo scalo fin dall'inizio della pandemia, il gruppo Save si è attivato, in coordinamento con gli enti aeroportuali e le autorità sanitarie, con l'auspicio di poter presto tornare alla normalità, incoraggiati anche dall'avvio della distribuzione del vaccino». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci