Castelfranco. Svuota il conto corrente dell'anziana zia vedova: spariti 377mila euro

Martedì 15 Novembre 2022 di Maria Elena Pattaro
La Procura di Treviso ha iscritto la donna nel registro degli indagati per circonvenzione di incapace

CASTELFRANCOProsciuga i conti della zia, vedova, sola, in condizioni di fragilità psichica e del tutto all’oscuro del raggiro. Un’operazione che in due anni avrebbe fruttato la bellezza di 377mila euro a Ida Rossi, 58enne di Castelfranco. La donna è indagata dalla Procura per circonvenzione di incapace. Nei suoi confronti è scattato un sequestro preventivo pari all’importo di cui si sarebbe impadronita (377.411 euro) facendo transitare le somme su conti cointestati a lei e alla presunta vittima per poi dirottarli su altri appartenenti a lei e al figlio. La guardia di finanza ha messo i sigilli a 4 conti correnti, 20mila euro custoditi in un quinto, buoni fruttiferi delle Poste per più di 100mila euro e una polizza vita da 250mila euro. Sequestrati, al momento, anche i depositi bancari della vittima, M. A., 84 anni, a cui sono stati portati via i risparmi di un’intera vita, da una persona di cui era convinta di potersi fidare. Moglie di uno dei nipoti dell’anziana, la donna era per l’84enne una nipote acquisita. La Rossi si era avvicinata alla zia già qualche mese prima che morisse il marito dell’anziana, quando lei soffriva già di un parziale decadimento cognitivo. Ottenendo successivamente una procura generale notarile: atto che la autorizzava a operare per conto della pensionata.

Peccato che, secondo gli inquirenti, a beneficiare dei soldi fossero altri. Per l’anziana si nominerà un amministratore di sostegno. 


LE INDAGINI

La vicenda è venuta a galla nei mesi scorsi. Ad attirare l’attenzione delle fiamme gialle castellane sono stati i movimenti sospetti da un conto all’altro. Ma soprattutto i prelievi ravvicinati di contante, per decine di migliaia di euro a volta, che non trovavano riscontro nel tenore di vita della vittima. I finanzieri fiutano che sotto quel “valzer” di soldi c’è qualcosa di losco. Così iniziano a indagare, riavvolgendo il nastro delle operazioni sospette, fino a settembre del 2020. L’anziana risultava titolare di un conto corrente in cui confluiva la pensione mensile e in cui, dopo la morte del marito, sono stati versati 196mila euro. A settembre, a ridosso del decesso del marito dell’anziana, la nipote avrebbe aperto dei conti cointestati: una mossa preparatoria per impadronirsi del denaro, secondo il pm Michele Permunian. I soldi sarebbero poi finiti in conti intestati all’indagata e al figlio. In meno di un mese la 58enne avrebbe distratto a favore del figlio ben 99mila euro. La perizia psichiatrica del dottor Alberto Kirn ha riscontrato un decadimento cognitivo che l’aveva portata a una condizione «tale da compromettere completamente le sue capacità di giudizio». 

Ultimo aggiornamento: 17:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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