VENEZIA - Lisetta Marcolin ha 62 anni, è di Treviso e dice di essere una semplice cittadina. Ieri è stata espulsa da Palazzo Ferro Fini per aver fatto confusione, quindi è stata schedata dalla polizia. Chissà cosa diranno i parenti, o le amiche, quando racconterà l'accaduto. Idem Giuseppe Semenzato, 64 anni, di Volpago del Montello, che quando ha consegnato la carta di identità al poliziotto ha scandito: «Guardi che io pago le tasse». Eppure è così che è andata ieri la prima seduta del consiglio regionale del Veneto dedicata alla manovra tributaria che introdurrà l'addizionale Irpef per consentire il completamento della Pedemontana. Lisetta, Giuseppe, l'apicoltore Silvano Lazzarin e un altro gruppo di nonnini hanno pagato il fatto di essere stati in compagnia di un gruppo di giovanotti che, all'interno di Palazzo Ferro Fini, prima hanno aggredito verbalmente i consiglieri regionali accusandoli di rovinare il territorio, poi hanno esibito striscioni contro la Pedemontana.
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