Bufera sulla Spv, la Corte dei Conti prosegue l'ispezione e chiede le carte

Giovedì 11 Maggio 2017
Mssimo Follesa del Covepa
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VENEZIA - Altro passaggio difficile per la superstrada pedemontana veneta. Il Covepa suona la carica sottolineando che il magistrato contabile istruttore Antonio Mezzera, «ha firmato una nuova e clamorosa nota relativa all'ispezione sulla Pedemontana Veneta che la Corte dei Conti intende proseguire. Infatti emergono ancora deflagranti e gravi inadempienze, sottolineate nelle nuove 13 richieste inviate alle amministrazioni coinvolte». Secondo il portavoce Covepa Massimo Follesa «Mezzera segna il reale stato esplosivo della Spv secondo la soluzione Zaia. Emerge profonda e inaccettabile l'insufficienza della Zaiatax e dei magheggi della giunta. Stando alle domande della Corte dei Conti, la scialuppa trovata dai super avvocati è lontana dalle acque tranquille di un porto, anzi sarebbe in piena tempesta perfetta. Mezzera imputa l'ipotesi di violazione di precise norme alla Giunta del Veneto e agli altri: nulla è giunto alla Corte dei Conti, nei sei mesi imposti dalla legge. Questo è ancora più grave poiché si starebbe muovendo nelle ipotesi di danno erariale».

Per ora molto asciutta la reazione della Giunta regionale, affidata alle agenzie: «In relazione alla lettera con cui la sezione centrale di controllo della Corte dei Conti rinnova le richieste di chiarimento sulle criticità già segnalate sulla passata gestione commissariale della Superstrada Pedemontana Veneta e con cui si concede una proroga fino al 30 giugno, la Regione del Veneto conferma che la redazione del documento è in corso di completamento, che i chiarimenti saranno precisi e puntuali per ciascuno degli argomenti trattati e che il materiale sarà inoltrato ben prima di tale data. Nel ribadire la strategicità dell'infrastruttura, indispensabile al sostegno delle economie di alcuni fra i distretti industriali più forti d'Europa, e pertanto la necessità di completare l'arteria nel tempo più breve possibile, la Regione del Veneto ribadisce la totale collaborazione con la Corte dei Conti e di essere come sempre a completa disposizione».

Matilde Cortese, portavoce bassanese del Covepa, rincara la dose asserendo che «Mezzera firma 13 punti pesantissimi, capaci di mettere la pietra tombale sull'aggiudicazione dei bond della Sis. Dopo la mancanza di adesione al bando di Regione Veneto, per il prestito ponte da parte degli istituti di credito privati nazionali, la prossima asta dei bond appare uno scoglio insuperabile anche se si dovessero appoggiare alla Cassa depositi e prestiti». E il trevigiano Elio Gatto puntualizza: «Secondo il magistrato la soluzione di Zaia sostenuta dalla LegaNord produrrebbe un esborso in conto esercizio di oltre 7 miliardi e trasformerebbe il contratto in modo da violare i principi comunitari vigenti».

I particolari sul Gazzettino di venerdì 12 maggio

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