Sette nuovi supermercati fuori dalla Mura, il Comune analizza i progetti

Giovedì 13 Maggio 2021 di Paolo Calia
Il Comune sta analizzando le richieste per l'apertura di sette nuovi supermercati

TREVISO La cartella aperta sulla scrivania dell’assessore all’Urbanistica Linda Tassinari recita in prima pagina “accordi pubblico/privato”.

E contiene le proposte arrivate a Ca’ Sugana per recuperare immobili chiusi da tempo, aree degradate, veri e propri buchi neri. Le prima dodici pratiche riguardano la possibile riqualificazione di immobili ormai in decadenza da trasformare in aree commerciali di piccole e medie dimensioni. Nella maggior parte dei casi si tratta di nuovi supermercati da inserire in zone attorno alle Mura comunque densamente popolate. 

LE PROPOSTE
Tra le dodici pratiche, sono sette i progetti che sembrano un passo avanti a tutti gli altri. Sette proposte di aree commerciali destinate a diventare appunto supermercati, distribuite a ridosso delle Mura e lungo la dorsale di viale della Repubblica. L’elenco prevede la riconversione dell’ex consorzio agrario in zona Stiore in due piccoli super mercati; poi altri due sono previsti tra il Panorama e l’Appiani; uno all’inizio di viale Monfenera, a due passi del Sacro Cuore e uno all’imbocco di via Pisa. Tutte strutture medio-piccole, dotate di parcheggi. All’orizzonte, insomma, si prospetta una concentrazione di offerte commerciali destinate sia a soddisfare le esigenze dei residenti ma, soprattutto, ad aumentare l’attrattività di un quadrante sempre più baricentro dell’economia cittadina. 

IL BANDO
I progetti adesso allo studio degli uffici comunali rientrano nella casistica degli accordi pubblico/privato pensati dall’amministrazione per accelerare il recupero urbanistico di alcune aree. Alla fine del 2020 il settore Urbanistica ha emanato un bando per raccogliere proposte da inserire poi nella variante al Piano Interventi. Ne sono arrivate 250, di ogni tipo. Poco più di una decina riguardano appunto accordi pubblico/privato nel settore commerciale. Ca’ Sugana adesso dovrà valutare l’interesse pubblico nel concedere la possibilità di trasformare un immobile in supermercato o negozio. Interesse che può concretizzarsi nell’impegno da parte dei privati (in cambio della nuova destinazione urbanistica) a realizzare aree verdi, parcheggi, piste ciclabili, servizi per i residenti.

L’ANALISI
«Si tratta di un importante focus amministrativo, che a seguito dell’emanazione di bandi pubblicati per sollecitare la partecipazione dei cittadini, ha maturato importanti risposte in molti settori tra i quali le proposte di accordo pubblico/privato in ambito commerciale», osserva Tassinari. Adesso è in pieno svolgimento la fase dell’analisi. I progetti verranno valutati secondo alcuni criteri ben precisi: «Gli indirizzi amministrativi che verranno favoriti - spiega l’assessore - saranno le proposte rigenerative rivolte al non consumo di suolo e che riconvertiranno il tessuto esistente in nuovi insediamenti sostenibili ed attenti agli aspetti ambientali ed alla mobilità, sia lenta che veloce, oltre che della sicurezza sismica degli edifici». L’aspetto commerciale, quindi l’eventuale concorrenza, resta una questione importante ma che, in questa fase, passa in subordine rispetto alla proposta urbanistica: «Premessa la compatibilità nel contesto urbanistico ed insediativo, e la finalità di garantire insediamenti ecosostenibili - continua Tassinari - si seguiranno quei criteri che privilegeranno l’opportunità di riqualificare ambiti oggi degradati, i cosiddetti “buchi neri”, o di favorire interventi di bonifica e smaltimento di materiali pericolosi o terreni inquinati. E infine si guarderanno quei progetti mirati a garantire servizi di tipo commerciale in ambiti che ne sono privi».

Ultimo aggiornamento: 07:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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