«Era troppo cristiana», ecco perché i terroristi islamici hanno ucciso suor Maria

Venerdì 9 Settembre 2022 di Claudia Borsoi
«Era troppo cristiana», ecco perché i terroristi islamici hanno ucciso suor Maria

VITTORIO VENETO (TREVISO) - Uccisa perché «impegnata eccessivamente nella diffusione del cristianesimo». A rivendicarlo, ieri, è stato l'Isis. Una notizia che è subito rimbalzata nella diocesi di Vittorio Veneto, la terra originaria di suor Maria De Coppi, la missionaria comboniana morta da martire a 82 anni.

Secondo l'emittente britannica Bbc, l'organizzazione jihadista ha pubblicato la rivendicazione su alcuni suoi account sull'app di messaggistica Telegram a nome della Provincia dello Stato Islamico nell'Africa Centrale. Il sedicente Stato islamico (Isis), riferisce l'emittente britannica, ha rivendicato l'uccisione di quattro cristiani, tra cui la missionaria comboniana, in un attacco sferrato nella provincia di Nampula, nel nord del Mozambico. Nel suo comunicato, l'organizzazione terroristica precisa di aver ucciso la suora perché «impegnata eccessivamente nella diffusione del cristianesimo», oltre ad aver bruciato una chiesa, due veicoli e altre proprietà della missione della Diocesi di Concordia-Pordenone.


LE REAZIONI
«La motivazione fa onore alla nostra martire - commenta don Adriano Zanette, ex missionario in Burundi e in Ciad e ora parroco di Ramera, comunità in cui la suora è cresciuta e a cui è sempre rimasta legata -. L'isis pensa sia l'odio a vincere. E noi invece diciamo che è l'amore a vincere, anche se essere sempre coerenti con l'amore non è facile. Amore significa capire i nostri sbagli e i motivi per cui ci odiano». Dalla casa madre delle comboniane preferiscono non commentare la rivendicazione in attesa che sia fatta chiarezza. Anche il vescovo di Vittorio Veneto don Corrado Pizziolo ritiene di non entrare nel merito fino a quando i fatti non verranno chiariti. Sulla stessa linea anche don Alessio Magoga, direttore de L'Azione: «Quanto viene affermato dalla Bbc credo debba essere accuratamente vagliato. Pertanto, prima di esprimere qualsiasi genere di valutazione, ritengo sia bene attendere un chiarimento sia sulla fonte del comunicato sia sulla ricostruzione del tragico episodio. Resta comunque il fatto che questi guerriglieri, i cosiddetti Al-Shabaab che vengono anche chiamati insorgenti come rivelava suor Maria nei suoi ultimi messaggi, hanno voluto colpire esplicitamente strutture e persone legate ad una missione cristiana. Il fatto purtroppo non è una novità in diverse zone dell'Africa, dove motivi ideologici, politici ed economici si mescolano con ideali di tipo religioso. Purtroppo noi ci rendiamo conto di queste situazioni drammatiche solo quando vengono colpiti i nostri missionari e missionarie oppure dei nostri connazionali. Il sacrificio di suor Maria dovrebbe spingerci, almeno, ad allargare di più i nostri orizzonti».


«ERA UN GIGANTE, UN ESEMPIO»
«La rivendicazione del gruppo terroristico è un modo per spettacolarizzare la violenza commenta Fiorenzo Fantinel, sindaco di Santa Lucia di Piave, paese in cui la missionaria era nata -. Ci sono paesi in cui si continua a uccidere in nome della religione. Chi come suor Maria ha rischiato per decenni la vita per fare del bene e alla fine l'ha persa è un gigante, un esempio per tutti. I suoi assassini sono invece dei nani che ora vogliono farsi pubblicità». «Sapere che è stata uccisa dai terroristi dell'Isis fa ancora più rabbia - afferma il sindaco di Mareno di Piave Giampietro Cattai -. Suor Maria aiutava le comunità, testimoniava la fede e per questo ha pagato con la vita, in una visione distorta che non contempla il bene».


IL FUNERALE
Ieri la salma della missionaria è stata recuperata con l'aiuto dell'esercito, ricomposta e portata a Monato, dove oggi si terrà il funerale, mentre una messa di suffragio viene celebrata, sempre oggi alle 18.30, nella chiesa di Ramera, in comunione con la chiesa mozambicana. Sarà presente anche il vescovo per abbracciare i parenti di suor Maria, portando loro la vicinanza e l'affetto dell'intera diocesi. Poi suor Maria sarà sepolta nel cimitero di Carapira, in quel lembo d'Africa che sentiva come casa, dopo 59 anni di missione al servizio dei poveri. Una veglia di preghiera si terrà, sempre a Ramera, mercoledì alle 20.30 e sarà presieduta dal vescovo.

Ultimo aggiornamento: 09:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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