Prima il cappio al collo, poi il volo dal ponte dei suicidi: Simone travolto dal dolore per la morte della nipote

Venerdì 27 Agosto 2021 di Maria Elena Pattaro
Il ponte sul torrente Lastego
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CASTELFRANCO - A poche ore dalla morte della nipote, si getta nel vuoto dal “ponte dei suicidi”. Un volo da 100 metri che non gli ha lasciato scampo. Simone Fasan, 55 anni, di Castelfranco sembra non aver retto lo choc della morte improvvisa di Serena, trovata esanime in casa a soli 37 anni. L’uomo era in cura al Centro di salute mentale (Csm) di Castelfranco e l’improvvisa sciagura potrebbe aver aggiunto al suo carico di sofferenza un peso insostenibile, che ha finito per schiacciarlo. Appresa la notizia, ha cercato di impiccarsi, ma il fratello lo ha salvato, liberandolo dal cappio.

Così lui ha trovato un’altra soluzione, drastica: gettarsi dal ponte sul torrente Lastrico, a Pieve del Grappa. E’ lì che il cadavere è stato recuperato alle 3 di notte dai vigili del fuoco, al termine di una giornata devastante per la famiglia Fasan. 

LA TRAGICA NOTIZIA
Ma andiamo con ordine. La nipote farmacista viene trovata morta nel suo appartamento di via Ponchini verso le 18.30. E’ stato il compagno Matteo Piva, coetaneo, e trovarne il corpo e a cercare di riportarla in vita in attesa dell’arrivo dei soccorsi, aiutato da alcuni vicini. Purtroppo per la 37enne non c’è più niente da fare. Nell’appartamento accorre anche papà Francesco, che per primo si era allarmato vedendo che la figlia non rispondeva al telefono. La tragica notizia si diffonde in fretta in famiglia, raggiungendo anche la casa in cui Simone abitava insieme alla madre, che è la nonna di Serena. Sono le 20 e il 55enne tenta subito di impiccarsi in casa. Ma il fratello se ne accorge prima che il cappio gli soffochi l’ultimo respiro. Lo sgancia e lo tranquillizza. O almeno così crede. In realtà il proposito di morte non abbandona il 55enne, che da chi lo aveva in cura viene descritto come un paziente diligente, che assumeva con regolarità i farmaci che gli venivano prescritti. 

IL FOLLE VOLO
Ormai ha deciso: è giunta la sua ora. Alle 22 sale in macchina senza lasciar detto dove sarebbe andato. I familiari, preoccupati, iniziano a tempestarlo di chiamate. Invano. Mentre loro chiedono aiuto ai carabinieri, probabilmente il 55enne ha già messo in pratica il suo folle gesto. Scegliendo come trampolino per il suo addio al mondo il ponte sul Lastego, a Pieve del Grappa. Lo chiamano “ponte dei suicidi” perché in tanti si sono tolti la vita gettandosi da lì. Nemmeno il parapetto innalzato proprio per evitare gesti estremi ha scoraggiato il 55enne. Le ricerche scattano immediatamente e grazie alla localizzazione del cellulare, i carabinieri individuano la zona. Quando trovano l’auto del 55enne vuota, in via San Pancrazio, poco distante dal ponte, temono il peggio. Troppo tardi. 

SALMA RECUPERATA
Il corpo di Simone è ai piedi del ponte. La salma viene recuperata verso le 3 di notte dai vigili del fuoco. I pompieri rimangono impressionati dal vistoso ematoma attorno al collo. Un segno che non lascia dubbi sulle intenzioni del 55enne. Una volta recuperato il corpo, ai carabinieri tocca il triste compito di comunicare il decesso alla famiglia, già prostrata per la morte della giovane Serena. Nonna Assunta, ieri pomeriggio non se la sentiva proprio di parlare. Si è affacciata soltanto un istante alla finestra di casa e tanto è bastato a leggerle in faccia i segni di un profondo smarrimento: «Cosa dovrei dire? Da mamma posso solo piangere». Poi è tornata a sedersi in salotto, rintanandosi in una casa dal verde acceso che però non sa più di speranza. La Procura di Treviso deciderà nelle prossime ore se disporre l’autopsia sulla salma del 55enne, la cui morte è la conseguenza di un gesto deliberato. Sulla salma della nipote invece l’esame autoptico si farà eccome per chiarire le cause del decesso e risolvere il giallo di cui si è tinta la sua morte. Per i carabinieri uno dei nodi da sciogliere è il possibile nesso tra i due decessi. C’è una qualche correlazione al di là del dolore provato per la perdita della nipote? Saranno le indagini a fornire una risposta. Al momento è lo choc a farla da padrone, con una famiglia sconvolta. E insieme a lei l’intera comunità castellana.
 

Ultimo aggiornamento: 17:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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