Università, le richieste degli studenti: «Più alloggi, biblioteche e mense»

Venerdì 11 Marzo 2022 di Brando Fioravanzi
Gli studenti universitari di Treviso chiedono maggiori servizi: alloggi, biblioteche e mense

TREVISO - Una mensa ed una biblioteca specialistica, oltre ad aule computer e studio. Ma anche appartamenti a prezzi calmierati, un miglior servizio wi-fi e presidi sportivi a misura di studente. Sono i principali servizi che gli studenti universitari che frequentano la città chiedono in coro ai loro atenei e al Comune. «Treviso è una città bellissima ed accogliente, ma non esattamente strutturata per ospitare quasi 1500 iscritti, tra le università di Padova e Venezia, che usufruiscono oggi del polo universitario cittadino - afferma Federica Spada, rappresentante degli studenti per il corso di Mediazione linguistica e culturale a Ca’ Foscari . In questi ultimi anni l’affluenza di studenti è decisamente aumentata e per questo abbiamo la necessità che i singoli atenei trattino le sedi distaccate come le sedi principali, garantendo ai ragazzi i medesimi servizi a parità di tasse pagate».


LE NOTE DOLENTI

«A Ca’ Foscari, ad esempio, è assente una biblioteca universitaria mentre le due aule studio oggi esistenti, seppur frequentabili su prenotazione, non sono sufficienti a coprire il fabbisogno degli studenti – continua Federica Spada –.Manca una vera e propria aula computer, tanto che ognuno di noi si deve portare da casa un notebook usufruendo poi dell’hotspot del proprio cellulare per connettersi ad Internet, anche perché la rete wi-fi non è performante».

Il principale servizio mancante, oramai da dieci anni, è però il servizio mensa. Fino al 2011, anno della sua chiusura definitiva dopo quasi tre lustri a palazzo Onigo, a disposizione degli studenti era difatti presente il noto ristorante self-service “Brek” che, in quanto convenzionato con l’università, offriva a tutti una pausa pranzo a buon mercato. Non una mensa in senso letterale, ma comunque un ottimo sostituto. Dal giorno dell’addio alla sua sede storica, che oggi ospita il negozio “H&M”, si sono invece rincorse diverse convezioni con molteplici locali del centro città, senza però andare realmente incontro alle esigenze del sempre più alto numero di iscritti al polo universitario trevigiano. «La mensa è un aspetto cruciale per la vita universitaria e oggi la singola convenzione con la Trattoria Hesperia, tra l’altro anche poco utilizzata, non basta».


IL NODO ALLOGGI

«Non dimentichiamoci però anche del rilevante problema della scarsità di appartamenti in affitto disponibili per gli studenti – spiega Giulia Stevanato, rappresentante degli studenti per il corso di Giurisprudenza –. Sostanzialmente, trovare una stanza in città, o anche fuori mura, è un’impresa ardua anche perché i prezzi sono altissimi rispetto ad altre città universitarie. Se non si può calmierare i prezzi, servirebbero almeno delle “foresterie” realizzate a misura di studente». Infine, un’ulteriore carenza molto sentita dagli universitari è quella legata alla mancanza di eventi aggregativi e di presidi sportivi che permettano agli studenti di fermarsi in città anche oltre le ore di lezione: «A Treviso mancano le iniziative extracurriculari che coinvolgano gli studenti - conclude Gaia Angeletti, rappresentante per il corso di Global Development and Entrepreneurship di Ca’ Foscari –. Non ci sono momenti aggregativi né attività sportive a cui partecipare per socializzare, se non la convenzione con la società Canottieri Sile. Nel prossimo futuro, però, molti studenti cafoscarini verranno trasferiti all’ex sede del Turazza dove il Comune sta riqualificando gli spazi per farla diventare un nuovo polo universitario. Speriamo dunque che questo “spostamento” porti anche ad una nuova visione e concezione della “Treviso città universitaria”». 

Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 09:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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