TREVISO - Accoltellato per pochi spiccioli da un compagno di scuola.
LITE DEGENERATA
Tutto è iniziato verso le 11, quando i due ragazzi si trovano ai distributori automatici. Non fanno parte della stessa classe ma si conoscono e si mettono a litigare per pochi spiccioli. Volano parole grosse, i toni si alzano sempre di più tanto che altri studenti si affacciano a guardare. All'improvviso il 16enne estrae un coltellino e colpisce l'avversario: una, due, tre volte. Nel parapiglia qualcuno aveva anche cercato di separarli ma nessuno si aspettava che spuntasse una lama. Non lì, non a scuola. Il 17enne barcolla, con il sangue che gli cola dalle ferite. Gli insegnanti e il personale scolastico intervengono subito e chiamano i soccorsi. Mentre qualcuno presta le prime cure al ragazzo ferito, altri fermano l'aggressore, che nel frattempo aveva gettato via il coltellino. L'ordine è di riportare gli studenti nelle rispettive aule, dissipando la folla che si era accalcata attorno alle macchinette. «In tanti volevano andare a vedere il sangue - racconta ancora scosso un ragazzo, all'uscita da scuola -. Quello che è successo è gravissimo». In pochi minuti sono accorsi sul posto l' ambulanza e diverse pattuglie della polizia. Il 17enne, ricevute le prime cure sul posto, è stato trasportato al pronto soccorso: i medici gli hanno ricucito le ferite e refertato circa una settimana di prognosi. Il 16enne invece è stato sentito dagli inquirenti della Squadra Mobile. Raggiunto in questura dai genitori, ha ammesso le proprie responsabilità ma non ha voluto raccontare i dettagli della lite né il motivo per cui sia arrivato ad accoltellare il compagno di scuola.
LA REAZIONE
Choc e preoccupazione: sono queste le reazioni dell'istituto, guidato da qualche mese dallo psicologo Gianluigi Bettiol. Al momento la scuola ha scelto la linea del silenzio. «La cosa più importante è che il ragazzo non abbia subìto conseguenze gravi» sono le poche parole che filtrano. Sulle sanzioni all'aggressore sarà il consiglio di classe a pronunciarsi, a bocce ferme. Il 16enne rischia l'espulsione, vista la gravità del gesto. Ieri pomeriggio il dirigente ha convocato d'urgenza il Comitato sicurezza per discutere il caso. Il Turazza era finito sotto i riflettori anche lo scorso ottobre quando un 17enne aveva spruzzato in classe dello spray al peperoncino, facendo finire all'ospedale cinque compagne. «È stato un errore» aveva spiegato sostenendo di aver scambiato il flacone per il Ventolin chiesto da una compagna asmatica. Gli inquirenti però non gli avevano creduto ed era scattata la denuncia alla Procura dei Minori. La scuola era intervenuta con una sanzione disciplinare e aveva inasprito i protocolli di sicurezza. Ma evidentemente non è bastato.