Centinaia di persone ammassate in piazza per lo street food, l'ira del sindaco: «Inaudito»

Domenica 29 Agosto 2021 di Claudia Borsoi
Street food a Vittorio Veneto
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VITTORIO VENETO - Centinaia di persone in piazza del Popolo per lo street food. In epoca pre-Covid si sarebbe sottolineato il successo dell'iniziativa. Ma in tempo di pandemia, con il numero dei contagi che torna a salire, la situazione registratasi venerdì 27 agosto è stata definita «allarmante e grave» visto l'assembramento e lo scarso uso della mascherina.

In molti, poi, hanno parlato di due pesi e due misure con riferimento ad altri eventi in corso in città, dalla Festa Settembrina alle serate musicali e culturali, in cui viene richiesto il Green pass ed eseguiti controlli ai varchi d'ingresso. In piazza del Popolo, invece, l'accesso è libero e non è prevista alcuna capienza massima. Fino a stasera la piazza ospita una dozzina di food truck, i furgoncini in cui vengono cucinate varie specialità di tutta Italia. L'iniziativa è organizzata da International Street Food Italia. A Vittorio Veneto sono arrivati appassionati di street food da tutto il trevigiano e dal vicino bellunese. Un successo che ha colto di sorpresa anche gli organizzatori e che ha fatto riflettere l'amministrazione comunale.

LA SORPRESA
«Prima volta a Vittorio Veneto e non ci aspettavamo un simile successo - afferma il signor Alfredo dell'International Street Food Italia -. Questo risultato ovviamente ci fa piacere e dimostra che la gente ha voglia di tornare alla normalità. Però è innegabile che venerdì sera ci sia stato un assembramento in piazza. Per questo abbiamo deciso di potenziare il servizio di sicurezza con ulteriore personale in aggiunta a quello già presente».
L'accesso senza alcun controllo ha innescato non poche polemiche in città. «La gente deve avere il Green pass, ma noi non lo dobbiamo verificare prosegue l'organizzatore -. Noi comunichiamo che va mantenuto il distanziamento. Ci sono cartelli negli stand e in giro che lo ricordano».
Di fatto, però, venerdì sera il distanziamento è saltato. Ne ha preso atto anche il sindaco Antonio Miatto che non nasconde la propria preoccupazione per quanto registratosi in piazza del Popolo.

LA PREOCCUPAZIONE
«Tutte quelle presenze in un altro momento sarebbero state gradite, con il Covid no sottolinea - Nella seconda parte della serata di venerdì si è visto l'eccesso e come amministrazione comunale siamo rimasti amareggiati per quanto si è verificato. È stato un incidente di percorso nel quale non è neanche ravvisabile la violazione di una norma, perché per eventi di street food non è previsto alcun controllo né in uscita né in entrata. Se avessimo saputo che questo sarebbe stato il risultato, avremmo detto di no, visto che ora ci troviamo disarmati ad affrontare una simile situazione».

LA POLEMICA
Molti cittadini hanno parlato di due pesi e due misure per l'organizzazione di eventi. «I fuochi di Santa Augusta no, assolutamente, perché si creavano assembramenti. Qua invece tutto alla grande» ha affermato un vittoriese. «Ho chiamato il 112 e mi hanno detto tutto in regola» testimonia un altro (e una pattuglia dei carabinieri è pure arrivata venerdì sera in piazza). «Tutti ammassati e senza mascherina: e poi ci chiediamo perché aumentano i contagi» denuncia un altro vittoriese. Ma c'è anche chi si è detto soddisfatto della serata: «Un po' di movimento: era ora», «Si dovrebbero fare eventi così più spesso: Vittorio Veneto ha bisogno di vitalità». «Quello di venerdì sera in piazza del Popolo prosegue il sindaco non è stato un bel vedere. Il punto è che ci sono delle normative che fanno sì che succedano queste cose. Se ci saranno in futuro manifestazioni di questo tipo, gli spazi dovranno essere molto più ampi».

L'AFFONDO
«Ci chiediamo interviene la consigliera Mirella Balliana (Rinascita Civica) - con quali prescrizioni sia stata concessa l'autorizzazione e se qualcuno, visto la portata dell'evento, non abbia ritenuto opportuno verificare il rispetto delle regole. Ciò che è accaduto venerdì sera è irrispettoso dei tanti sacrifici fatti in primis dal personale sanitario, da molte categorie commerciali ed artigianali e da tutti cittadini che da più di sedici mesi stanno combattendo contro la pandemia».
 

Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 10:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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