Strage di Godega. Curva killer, ennesima tragedia: esplode la rabbia: «Troppe vittime, quella strada fa paura»

Lunedì 15 Agosto 2022 di Maria Elena Pattaro
L'incidente mortale
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GODEGA DI SANT'URBANO (TREVISO) - La Marca ripiomba nell'incubo delle stragi del sabato sera. E a Godega di Sant'Urbano si punta il dito contro quella curva maledetta, costata la vita a sei giovanissimi in tre anni. «Sulla sicurezza stradale siamo tornati indietro di trent'anni.

Dobbiamo intervenire»: nelle parole di Roberto Campagna, sindaco di Cordignano c'è frustrazione e amarezza. Due dei ragazzi morti a Godega di Sant'Urbano erano suoi concittadini. «Trent'anni fa la provincia di Treviso era fra le più colpite da quei fenomeni che chiamavamo le stragi del sabato sera - spiega il primo cittadino - ma poi, un po' alla volta, la situazione era progressivamente migliorata e il numero di incidenti stradali si era allineato con la media».

 

ANNI NOVANTA
Erano gli anni Novanta e per mettere un freno alla mortalità sulle strade si era puntato anche sulle campagne choc di sensibilizzazione, con tanto di carcasse di auto incidentate posizionate davanti alla sede della Provincia di Treviso. «Da qualche tempo sembra si sia tornati indietro, non riesco a metterne a fuoco i motivi, qualcosa bisogna ricominciare a fare», conclude Campagna. Se il problema riguarda in generale l'intera provincia, a Godega i residenti accusano la curva maledetta e chi non sta facendo nulla per renderla più sicura. Già costata la vita, nel 2019 ad altri due ragazzi: Tommy Saccon, 18 anni e Michele Zanette. 19. Anche loro morti sul colpo dopo aver centrato l'albero accanto alla quercia di sabato notte. Sei giovani vite spezzate in tre anni. Troppo.

RESIDENTI
Via Cordignano, che i residenti hanno ribattezzato la strada della morte collega Cordignano e Godega, con una curva posizionata al termine di un lungo rettilineo. In quel tratto c'è il limite dei 50 chilometri orari, che però in pochi rispettano. La competenza è comunale, dunque spetta all'amministrazione intervenire con eventuali intervenire con eventuali strumenti di dissuasione e provvedimenti per aumentarne la sicurezza. «È una strada che invita a correre. Ho detto più volte al sindaco di sistemarla», dice Luigia Naibo. A rendere insidiosa la curva, come se non bastasse la conformazione, c'è anche del ghiaino. «Ho sollecitato che venga ripulita perché se ci si finisce sopra con le ruote è ancora più facile perdere il controllo» - aggiunge l'anziana. «Mettano dei rallentatori, dei dossi o che raddrizzino la strada se necessario - è lo sfogo di Giancarlo Lot -. Non si può continuare a morire così». «Qui i ragazzi muoiono e moriranno ancora se non si interviene - afferma Licia, un'altra residente che abita a ridosso della curva -. Abbiamo posizionato un cordolo davanti casa proprio perché qui le macchine corrono e quando ci affacciamo c'è il rischio di essere travolti». «Valuteremo seriamente quali contromisure adottare» - replica a distanza la sindaca di Godega Paola Guzzo, che esprime vicinanza alle famiglie delle vittime. «Si possono mettere dei dissuasori, che però in molti casi sollevano malumori: chi ci abita di fronte o vicino si lamenta perché generano rumore - aggiunge l'assessore a Viabilità e Sicurezza Lucio Favero -. Non ci manca la volontà di fare, ma bisogna studiare una soluzione. Ferma restando la raccomandazione, soprattutto ai ragazzi, di rispettare i limiti di velocità e di evitare disattenzioni quando si è alla guida».

COMITATO
Che in quel tratto ci sia una criticità è evidente: per questo la Prefettura di Treviso e la polizia stradale - che ha preparato un dossier - hanno deciso di convocare per domani mattina il Comitato operativo viabilità, cui parteciperanno tutti gli enti che concorrono alla vigilanza stradale, in modo da poter definire le contromisure da adottare. Intanto dalla curva maledetta si alza il grido accorato, anzi esasperato, di chi ha visto sei giovani morire in tre anni: «Voglio lanciare un appello ai sindaci, a Zaia, a chiunque abbia il potere di intervenire - dice Licia -. Vi prego sistemate le strade! Aiutate i nostri ragazzi a vivere».

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Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 07:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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