Cumulo di pensione e stipendio: si può fare. I 4 direttori generali delle Ulss riceveranno anche gli arretrati

Lunedì 8 Agosto 2022 di Alda Vanzan
Cumulo di pensione e stipendio
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Per la Regione del Veneto il parere arrivato da Roma è chiarissimo: i direttori generali delle Ulss possono mantenere l'incarico anche se in quiescenza e possono cumulare pensione e stipendio. E, infatti, questo mese i quattro pensionati - Francesco Benazzi (Ulss 2 Marca Trevigiana), Giusi Bonavina (Ulss 8 Berica), Edgardo Contato (Ulss 3 Serenissima) e Giuseppe Dal Ben (Azienda ospedaliera Padova) - che si erano autosospesi, saranno retribuiti.

E riceveranno anche la paga dello scorso mese.


Il pronunciamento dell'Ufficio Legislativo del ministro per la Pubblica Amministrazione, che la Regione del Veneto non ha mai diffuso, consta di cinque pagine ed è firmato dal capo della struttura, dottor Francesco Radicetti. In data 22.07.2022 - recita la nota - il direttore dell'Area sanità e sociale della Regione Veneto ha indirizzato a questo Ufficio una richiesta di parere relativa alla disciplina applicabile alla figura del Direttore Generale di un'azienda sanitaria, con particolare riguardo, in estrema sintesi, alla possibilità di conferire/mantenere il predetto incarico anche al personale in quiescenza. Premesso che per questi incarichi è necessario l'iscrizione in apposite liste, per il ministero non c'è dubbio che possa essere conferito l'incarico di dg di Ulss a una persona che abbia anche 72 anni, visto che il limite per accedere all'elenco è di 68 anni e la permanenza è di 4: Tra i criteri di valutazione ai quali deve essere improntata la selezione dei candidati all'incarico di direttore generale, la norma non prevede alcun riferimento all'età anagrafica o ai limiti edittali per il collocamento in quiescenza. E ancora: Sino al momento della permanenza nelle liste, all'iscritto potrà utilmente essere conferito l'incarico di Direttore generale, anche se costui abbia superato il limite d'età anagrafico per il collocamento in pensione, che potrà mantenere per i successivi 4 anni. Ma il cumulo stipendio e pensione è possibile o no? A detta della Regione, la nota del ministero dice di sì, dal momento che un precedente pronunciamento del Consiglio di Stato non può applicarsi al settore sanitario che gode di un regime di specialità. Ecco cosa scrive il ministero a proposito della eventuale necessità di trasformazione del rapporto instaurato col Direttore sanitario, una volta che questi sia stato posto in quiescenza, in rapporto soggetto a regime di gratuità: Siffatta impostazione, elaborata dal Consiglio di Stato con il parere del 4.2.2020, sconta, a parere di questo ufficio, il presupposto per il quale è stato richiesto, ovvero il conferimento (a titolo gratuito o retribuito) dell'incarico di Presidente Istat, avulso dalla disciplina speciale all'odierno esame. In secondo luogo, viene in rilievo la mancata valutazione prognostica non di scarso rilievo in ordine al bacino di contenzioso che una simile conclusione potrebbe generare nella sede giurisdizionale competente (Tribunale ordinario in funzione di giudice del lavoro). Invero, la trasformazione del rapporto di lavoro in pendenza dello stesso, con totale elisione della retribuzione in favore del soggetto erogante la prestazione (senza, peraltro, alcuna pregressa pattuizione in tal senso), lederebbe senza dubbio il sinallagma contrattuale, generando a cascata, risvolti economici e di responsabilità affatto trascurabili in capo all'amministrazione. La conclusione del ministero è che si possono affidare gli incarichi, pur auspicando un intervento legislativo che faccia chiarezza. Per Palazzo Balbi basta e avanza: i quattro dg saranno pagati. Arretrati compresi. 

Ultimo aggiornamento: 9 Agosto, 11:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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