I tre "Coni" del Gambero Rosso al gelato di Dassie. «Una grande passione: amo gli incroci di sapori»

Martedì 31 Gennaio 2023 di Alvise Salice
Stefano Dassiè ha conquistato i 3 Coni del Gambero Rosso

TREVISO - Dici “gelato artigianale” e pensi subito a Dassie, a Treviso. Un nome che affonda le sue radici nel 1975, quando Antonella e Fabio aprono il loro primo bar-gelateria a Spresiano, per poi debuttare nel nascente mondo dei chioschi take away tra fine anni ’80 e primi ’90, a Martellago e soprattutto a Quinto, momento in cui in provincia di Treviso arriva la prima rivoluzione, il gelato da passeggio. «All’epoca dei bar gelateria, il gelato veniva assemblato in coppa con frutta e liquori: una coreografia bella da vedere ma che di fatto copriva il sapore del gelato» ricorda Stefano, figlio d’arte ed oggi vulcanico frontman dell’azienda di famiglia che festeggia con un bel sorriso i 3 Coni del Gambero Rosso, riconfermati anche quest’anno. «Nel momento in cui ha cominciato a diffondersi il gelato da passeggio, diventava necessario concentrarsi sulla qualità e sul gusto effettivi del gelato, non più copribili con altro».

LA STORIA

Da lì, il resto è storia: quella di una visione imprenditoriale più lunga di molti concorrenti, ma anche di tanto lavoro, studio e ricerca. «Già ai tempi delle medie, io aiutavo i miei genitori. Finite le superiori, decisi di intraprendere il mestiere, gestendo in prima persona la gelateria di Quinto dal 2006. Un paio d’anni dopo i miei rilevarono il locale di S. Agostino, che nel 2012 ho preso in mano io». Ed è qui che inizia la grande sfida. «Diciamo che a Treviso ho capito la visione: puntare su qualità del prodotto, ricerca e originalità a livello di un ristorante 3 stelle Michelin». 3 Stelle come i 3 Coni del Gambero Rosso che arrivano proprio alla vigilia delle riaperture dei negozi (1 febbraio): «Ringrazio ovviamente il Gambero Rosso - dice Stefano - E del resto spero che “Gelaterie d’Italia”, col passare del tempo diventi una guida ancora più autorevole. Avere 3 Coni è sicuramente un’emozione, ma anche una grande responsabilità. Per la crescita di tutto il settore, auguro ad altre gelaterie del trevigiano di inseguire questo riconoscimento con la nostra medesima filosofia: dedizione, ricerca, originalità, qualità».

LE IDEE

D’altra parte, oggi la gelateria è ampiamente uscita dagli schemi classici. «A me piace tantissimo incrociare i sapori tipici di questo mondo con quelli cucina, sviluppando prodotti e idee secondo gli studi che ho fatto al di fuori dell’ambiente del gelato. Il mio sogno nel cassetto è aprire un giorno un ristorante dove tutti i piatti del menù vengano abbinati a gusti di gelato. Classici o realizzati ad hoc, come quello al gorgonzola oppure ai capperi di Pantelleria».

GLI ABBINAMENTI

Un concetto di contrasti che viene anche promuosso molto sui social. «Soprattutto grazie alla collaborazione con Italian Food Photographer: assieme a Mauro Milan mi diletto a fotografare gli abbinamenti di gelato sui piatti. E’ un grande passione anche questa». E per arrivare a certi livelli ci vuole molta passione: «Diciamo infinita, ma non basta. Abbiamo criteri di selezione e preparazione molto rigidi. D’altronde non siamo un franchising. Noi apriamo una gelateria solo dopo aver fatto formazione per 3-4 anni, non 3-4 mesi. Ribadisco: avere i 3 Coni è un’enorme responsabilità». Sembra quasi un mantra. «Dal locale di S. Agostino, alle gelaterie aperte nel 2014 a Montebelluna, nel 2021 a Las Palmas, l’anno scorso a Milano e tra pochi giorni quella di Istrana, vogliamo che il brand Dassie sia sinonimo di eccellenza».

Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 09:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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