POSSAGNO - Quasi due anni dopo la sorte avversa si "accanisce" sulle dita del piede della Paolina Borghese di Canova. Un bambino ucraino, in gita con i suoi compagni al Museo Gipsoteca di Possagno, in provincia di Treviso, si è messo a giocare con la statua tirando via le dita che erano state spezzate da un turista austriaco che il 31 luglio 2020 si era seduto sulla scultura per farsi un selfie.
A denunciarlo è Vittorio Sgarbi, presidente della Fondazione Antonio Canova, quest'anno si celebra il bicentenario della morte dello scultore. «Una comitiva di bambini ucraini, probabilmente profughi ospiti da famiglie della zona, è andata a vedere la Gipsoteca e un bambino ha rotto di nuovo le tre dita», ha spiegato Sgarbi che ha diretto il restauro dopo il primo incidente. «Per fortuna allora decidemmo di non fare le dita in gesso - ha detto ancora -: abbiamo trovato un meccanismo che consentiva di farle smontabili e di avvitarle al piede.
La statua ospitata a Possagno è il calco in gesso originale della scultura in marmo che si trova alla Galleria Borghese a Roma.