Coronavirus Treviso. Spritz selvaggio raffica di controlli: stangati due bar

Lunedì 22 Giugno 2020 di Paolo Calia
(foto di archivio) Coronavirus Treviso. Spritz selvaggio raffica di controlli: stangati due bar

TREVISO Due locali sanzionati: la Caffetteria Vesuvio di piazza San Vito e l'osteria Trevisi dell'omonimo vicolo. Sono le prime vittime dell'ordinanza firmata dal sindaco Mario Conte che, dalle 21 in poi, vieta il consumo di bevande al di fuori degli spazi interni e del plateatico concesso. Per i gestori sono quindi scattate le multe da 400 euro e cinque giorni di chiusura.

Non sono invece stati sanzionati clienti perché, secondo gli agenti che hanno effettuato il controllo, la responsabilità dei gestori è stata evidente in quanto hanno continuato a servire da bere anche a chi era al di fuori degli spazi consentiti, per non parlare degli assembramenti. In uno dei locali poi è stato anche servito un alcolico a un minorenne. Insomma: nonostante la linea di Ca' Sugana sia quella di non calcare la mano, di non bloccare sul nascere la difficile ripresa dopo tre mesi di chiusura, alcuni paletti non possono essere superati. Piccata la reazione del Trevisi, ieri chiuso. Il titolare ha affisso due bigliettini eloquenti. Nel primo un sarcastico Grazie al sindaco Conte, situ contento?. Nel secondo un messaggio ai clienti: Ci scusiamo ma per dei bicchieri di plastica ci hanno fatto chiudere, più multa. Ci vediamo venerdì 26 giugno. E la caustica chiusura: Andrà tutto bene. Il sindaco Conte, negli ultimi giorni ha più volte ribadito che l'ordinanza ha lo scopo di lanciare un segnale dopo troppi episodi di rilassatezza: «La nostra comunità ha reagito benissimo e rispettato le regole - ha ripetuto negli ultimi giorni - ma forse in queste settimane nei locali, a fine serata, ci si è lasciati andare un po' troppo. Ricordiamoci i giorni che abbiamo passato e che il virus non è ancora sconfitto. L'ordinanza vuole essere un segnale e dura solo fino al 29 giugno».


 

Spritz selvaggio al bando dopo le 21: ​multe dai 400 ai 3.000 euro

TREVISO Il tempo dei consigli, della persuasione e della tolleranza è finito.

Il sindaco Conte aveva promesso un'ordinanza contro lo spritz selvaggio e l'ordinanza è puntualmente arrivata. Da oggi e fino al 29 giugno sono previste multe dai 400 ai 3.000 euro per chi servirà e consumerà bevande fuori dagli spazi dei plateatici dopo le 21.



LA DECISIONE
L'ordinanza è entrata in vigore venerdì sera e durerà fino al 29 giugno. È stata pensata con un solo obiettivo: mettere fine agli assembramenti che iniziavano a essere una costante fissa in troppe piazze e luoghi della movida cittadina. Nelle osterie, nei bar e nei posti più alla moda i clienti sono tornati, soprattutto di sera e nel fine settimana. Da quando le briglie dei divieti sono state allentate, nonostante la maggioranza rispetti misure come distanza e uso della mascherina, c'è stata qualche esagerazione di troppo. E il sindaco, dopo essersi consultato con Ascom, Rivivere Treviso e Imprese Riunite, ha deciso di dare un piccolo giro di vite. L'ordinanza ha scatenato non poche polemiche. Alcuni gestori hanno fatto notare che controllare dove vanno i clienti diventa molto complicato, soprattutto negli orari dove il lavoro è più intenso. Per questo in molti, a cominciare dal Bottegon, hanno deciso di assumere persone addetto esclusivamente a questo tipo di controlli. Degli steward che, con grande discrezione, delimitano i confini entro cui ci si può muovere col bicchiere in mano. Dure anche le critiche arrivate dall'opposizione. Stefano Pelloni, capogruppo Pd, ha sottolineato come sarebbe stato preferibile utilizzare di più la polizia locale invece di fare un'ordinanza che rischia di penalizzare tutti.

IL MONITORAGGIO
Venerdì e sabato sera la polizia locale ha schierato quattro pattuglie, concentrate essenzialmente nei luoghi di maggior ritrovo del centro storico e dell'immediata periferia. A parte le due sanzioni, per il resto tutto è filato liscio: «Siamo rimasti favorevolmente sorpresi dall'atteggiamento dei gestori e delle persone in giro per i locali - fanno notare dal comando di via Castello d'Amore - tutti molto attenti nel rispettare le regole imposte dalla nuova ordinanza e delle misure di sicurezza». Nonostante la città fosse piena, e questo fa ben sperare per il resto dell'estate, non ci sono state altre infrazioni. L'uso della mascherina, soprattutto all'interno e nei pressi del bancone, è stato sempre osservato. All'esterno, dove la mascherina non è più obbligatoria se non in caso di eccessiva presenza di persone, è stata in genere rispettata la distanza minima. Non è quindi stata fatta alcuna multa. E lo stesso andamento lo si è visto venerdì sera, il primo giorno di efficacia dell'ordinanza: tanti controlli ma, in quel caso, zero sanzioni. Nei prossimi giorni la rete dei monitoraggi non si allenterà. La polizia locale continuerà a tenere sotto controllo i luoghi di maggiore aggregazione, badando soprattutto che non si formino assembramenti potenzialmente pericolosi dal punto di vista dei possibili contagi. La pressione sulla città dovrebbe poi progressivamente allentarsi con l'apertura dei locali sulla costa veneziana che, soprattutto dal venerdì sera alla domenica, richiamano tanti giovani trevigiani.

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