Vittorio Veneto, venduto lo Sporting 2001: «Sarà un country club»

Venerdì 17 Dicembre 2021 di Claudia Borsoi
Lo Sporting Club di Vittorio Veneto

Un country club con tennis, piscina, padel, area wellness, sala attrezzi, spazi per lo yoga, bar, ristorante e foresteria. Lo storico Sporting Club 2001 di San Giacomo di Veglia si appresta rinascere. Finito all’asta, dopo vari tentativi andati a vuoto il complesso sportivo di via Sabotino è stato assegnato alla Rossor srl il cui socio unico è Carlo Vivaldi. Originario di Ormelle, Vivaldi da giovane ha vissuto a Vittorio Veneto, anni in cui ha praticato il tennis, sua passione, proprio allo Sporting Club. Poi il lavoro lo ha portato in giro per l’Europa, quindi a Milano, dove oggi risiede, ma in terra trevigiana fa spesso ritorno avendo casa tra le colline di Refrontolo. In Unicredit per trent’anni, ora ha deciso di misurarsi con il nuovo ruolo di imprenditore, puntando su un progetto ambizioso e animato da molta passione.
LA PASSIONE
«Allo Sporting Club ho giocato diverse volte: sono un appassionato di tennis fin da quando ero piccolo – racconta Vivaldi - Però mai avrei pensato di comprarmi il club. Vorrei riportarlo ai fasti del passato, ma anche poter contribuire a far crescere i giovani e magari avere la fortuna di trovare un ragazzo che un domani vinca tornei di tennis importanti come quelli del Grande Slam». Passione e opportunità di investimento hanno spinto l’imprenditore al grande passo. «Ho saputo a fine estate che la struttura era all’asta. Non sapevo che fosse stata già presentata e che tutte e tre le volte l’asta fosse andata deserta. L’ho acquistata al valore minimo indicato per questa vendita (544.400 euro, ndr). Probabilmente non è stata acquistata prima (alla prima asta, tre anni fa, veniva battuta per quasi 2,2 milioni di euro ndr) per gli interventi che bisognerà andare a fare. Il mio è un progetto ambizioso». 
IL MODELLO
Un riferimento Vivaldi lo ha già in mente: l’Adriano Panatta Racquet Club inaugurato pochi mesi fa a Treviso. «Non saremo in competizione – chiarisce subito Vivaldi – perché sufficientemente distanti. Stimo Panatta che è stato un mio idolo, che ho conosciuto e a cui ho fatto i miei complimenti per aver fatto un club così bello. Credo che l’investimento sullo Sporting Club possa essere molto simile a quello che ha fatto Panatta per il suo club, cioè tra i 5 e i 6 milioni di euro. Ora sto sviluppando il progetto, procederò con le necessarie autorizzazioni e i finanziamenti. Per la primavera 2023 dovrebbe essere operativo». Si tratterà di una svolta importante per lo sport vittoriese e per tutto il contesto socio-economico della città. «Vorrei farne un bel country club, una cosa completa con più sport e spero che questa mia idea sia vincente anche per il Comune di Vittorio Veneto. Spero che questo mio progetto possa far riguadagnare il tempo perduto da questa struttura: so che da quando è stata chiusa molti vittoriesi, soprattutto appassionati di tennis, si sono detti dispiaciuti». «L’Italia – conclude Vivaldi – sta ripartendo. Dopo la pandemia, questo è il momento giusto per investire pensando anche alle nuove generazioni per offrire loro il diritto di vivere e di fare dello sport, ciò che negli ultimi due anni è stato loro spesso negato. Senza contare che il 2021 è stato un anno storico per lo sport italiano in generale e anche una stagione positiva per il tennis che mi ha riportato alle emozioni di quando ero un ragazzo, di quando il tennis con Panatta e altri big esplodeva in Italia con tanti successi anche a livello mondiale». Plaude all’imprenditore, a nome della città, il sindaco Antonio Miatto: «Non possiamo che essere contenti: era un peccato mortale vedere in abbandono quella struttura e ci auguriamo che possa intervenire al più presto per la sua rinascita».
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