Spedizione punitiva, 19enne ferito a colpi d'accetta: due fratelli nei guai

Mercoledì 23 Settembre 2020 di Serena De Salvador
Spedizione punitiva, 19enne ferito a colpi d'accetta: due fratelli nei guai

PONTE DI PIAVE - Un confronto degenerato in brutale aggressione, con un 19enne ferito a colpi di accetta e due fratelli accusati di aver organizzato quella che, più che una lite finita male, sembra assumere i contorni di una spedizione punitiva. Accade a Ponte di Piave, comune di residenza dei tre coinvolti. La vittima si sta riprendendo dalle ferite, che gli sono valse venti giorni di prognosi. Per i due aggressori è invece arrivata la denuncia, risultato di sei settimane di indagini da parte dei carabinieri. Il fatto di sangue risale infatti al 12 agosto, quando si verificò l'aggressione che oggi è valsa loro le accuse di lesioni personali aggravate e porto abusivo di oggetti atti a offendere.
L'AGGRESSIONE
Quel mercoledì sera i fratelli hanno raggiunto la via in cui risiede il 19enne, un operaio di origine romena che da tempo vive in paese. Il ragazzo si è trovato davanti C.M., 29 anni e figlio di genitori nordafricani, che si era presentato insieme al fratello minore di 20 anni. Fra i tre scoppia un diverbio. I toni si accendono e dagli insulti si passa alle minacce. Tra le mani di uno dei fratelli spunta un'accetta e in pochi istanti si compie il dramma. Con l'arma colpiscono il 19enne. Più e più volte. I colpi vanno a segno ferendolo al busto, alla schiena, alle braccia. Il giovane operaio perde sangue, ma ha la forza di protendere le mani per cercare di parare i fendenti e strappare la lama ai suoi aggressori. Proprio una mano patirà i problemi peggiori, poiché per difendersi il ragazzo ha rischiato di perdere un dito, quasi mozzato nella colluttazione. Le grida a quel punto sono ormai state udite da alcune persone nonostante l'aggressione sia avvenuta in una zona appartata. I due fratelli fuggono portando con sé l'accetta e lasciando l'avversario dolorante in una pozza di sangue.
LE INDAGINI
Sul posto si precipita una pattuglia dei carabinieri che lo affida alle cure dei sanitari. Il ragazzo finisce d'urgenza all'ospedale, dove viene ricoverato per le numerose ferite lacerocontuse. La prognosi finale parla di venti giorni per riprendersi. Nel frattempo viene ascoltato dagli inquirenti, ai quali descrive i suoi aggressori e l'arma. Sul luogo della lite dell'accetta non vi è traccia e ad oggi non è ancora stata ritrovata. Gli accertamenti hanno però permesso di ricostruire l'accaduto e di identificare i responsabili. C.M., già gravato da alcuni precedenti, e il fratello 20enne che prima di quel fatto era incensurato, nei giorni scorsi si sono visti notificare una denuncia.
IL COMMENTO
«Nel nostro comune si è verificato un episodio increscioso e ingiustificabile, che condanniamo fermamente ha commentato il primo cittadino Paola Roma. A quanto emerso si sarebbe tratto di un fatto isolato, legato a uno screzio fra i tre ragazzi. Auspichiamo che le indagini proseguano e possano fare completa chiarezza sull'accaduto e sui motivi dell'aggressione che, fortunatamente, è l'unico caso tanto grave accaduto a Ponte di Piave. Con la ripresa delle scuole stiamo monitorando con ancor più attenzione i giovani, ma al momento non abbiamo riscontrato situazioni a rischio».
Serena De Salvador
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Ultimo aggiornamento: 11:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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