Incidente in A27, il racconto di quegli istanti di terrore degli automobilisti miracolati: «Pensavamo di morire»

Lunedì 8 Maggio 2023 di Maria Elena Pattaro
il racconto di quegli istanti di terrore degli automobilisti miracolati: «Pensavamo di morire»

VITTORIO VENETO (TREVISO) - «Quella macchina contromano poteva ammazzarci. Ce la siamo trovata davanti all’improvviso. Pensavamo di morire». Prontezza di riflessi in un caso, fortuna nell’altro. I sopravvissuti al terribile incidente di ieri pomeriggio in A27 hanno raccontato ai soccorritori e ai poliziotti di aver visto la morte in faccia. Di teli bianchi stesi sull’asfalto rischiava di essercene più di uno. Invece il 41enne veneziano alla guida della Toyota Auris, la prima vettura in cui si è imbattuta la Kia, è riuscito a sterzare in tempo per evitare un frontale. Il 67enne lo ha colpito di striscio e il conducente R. G. è rimasto lievemente ferito. Illese invece le altre quattro persone a bordo. Poi la Kia ha proseguito la sua centrando in pieno la Volkswagen Passat con a bordo una coppia di trevigiani: il conducente, 54 anni, non è riuscito a evitare l’impatto.

Non ne ha avuto il tempo materiale. 

Le macchine sfiorate, poi l'impatto e il decesso

Ad avere la paggio è stato Sabbadin, morto sul colpo, ma anche la passeggera della Passat è rimasta ferita. Fortunatamente non in modo grave. Ora è ricoverata a Treviso, dove è stata sottoposta a tutti gli accertamenti del caso. Anche il veneziano che guidava la Toyota è stato accompagnato all’ospedale. I sanitari hanno prestato assistenza anche agli altri occupanti, tutti visibilmente scossi. Sono consapevoli di aver sfiorato la morte. Al sollievo si intreccia una domanda che ancora non trova risposta: perché quell’auto viaggiava contromano? È quello che gli agenti della polizia stradale stanno cercando di capire, attraverso il racconto dei testimoni e la visione dei filmati di videosorveglianza. «Dalle immagini delle telecamere disponibili sul tratto è possibile evincere che la vettura, che stava procedendo correttamente in direzione Venezia, ha effettuato una inversione, imboccando la carreggiata contromano» spiega Autostrade per l’Italia in una nota. Sabbadin era entrato a Vittorio Veneto sud: potrebbe essersi accorto dopo qualche centinaio di metri che non stava andando verso la propria meta. E a quel punto potrebbe aver deciso di invertire la marcia. Una manovra pericolosissima che alla fine gli è costata la vita.

Le segnalazioni

Quel mini suv bianco contromano non è passato inosservato agli altri automobilisti in transito. L’uomo ha percorso quasi tre chilometri nel senso opposto di marcia. Più di qualcuno ha sgranato gli occhi e avvertito subito la polizia: «C’è un’auto contromano». Ma gli agenti non hanno avuto il tempo materiale per lanciarsi all’inseguimento della Kia e mettere in sicurezza la carreggiata. Pochi minuti dopo è avvenuto il doppio schianto: prima il colpo di striscio alla Auris e poi il frontale con la Passat. Un morto, due feriti e altre cinque persone sotto choc, in una Marca trevigiana che piange già 17 vittime da inizio anno

Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 12:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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