Nasce ai Soffioni il museo del Prosecco tra storia e degustazioni

Venerdì 15 Ottobre 2021 di Elena Filini
I Soffioni a Treviso, dove sorgerà il nuovo museo del Prosecco

TREVISO - Il museo del Prosecco? Presto ai Soffioni. E in una formula sperimentale che mescolerà degustazione e visita. Una proseccheria al piano terra, con annesso museo al primo piano. Punto base per turisti e appassionati, o per chi semplicemente intenda approfondire la storia delle preziose bollicine. A pochi passi da piazza dei Signori. Un sogno nel cassetto, coltivato da almeno 4 anni, che diventerà un format nuovo, in grado di unire arte e business. Paolo Lai sembra aver preso la decisione definitiva: il museo del Prosecco verrà allestito ai Soffioni. Nel primo piano, proprio sotto le volte della Loggia dei Trecento, con affaccio sulla piazza. Il progetto sta prendendo forma in questi mesi e trasformerà la risto-birreria in una proseccheria. Sotto, le migliori etichette del territorio. Sopra il percorso nella storia del Prosecco, accessibile a tutti i clienti del locale. Con possibilità eventuale di degustazione, ma anche di tenere eventi privati. Dopo i contatti con Fondazione Cassamarca, che ha ospitato la mostra per alcuni mesi, e le trattative aperte con il Comune che avrebbe dovuto individuare un palazzo del proprio patrimonio, l’opzione più concreta sarà quella di una proseccheria-museo interamente gestita da Lai.

L’apertura? Forse già entro la fine dell’anno.


MOSTRA PERMANENTE

Sono almeno 4 anni che Treviso coltiva l’idea di un museo dedicato al Prosecco. Magari in abbinata con il Tiramisù. L’idea è nell’aria dalla fine del 2017. Poi, alla luce del riconoscimento delle colline della Docg a patrimonio dell’umanità, il processo sembrava aver subito una netta accelerazione. Lai, che aveva già finanziato tutto lo studio e l’allestimento, aveva iniziato uno stretto dialogo con il Comune di Treviso. L’idea poi è rimasta in stand by, anche a causa della pandemia. Oggi, per dare un luogo a tutti i materiali, si è pensato di accelerare sperimentando una formula nuova. Visto anche il successo dalla mostra curata a Ca’ Dei Carraresi. «Treviso, città capoluogo delle colline del Prosecco, è la sede adeguata a proporre un museo permanente che racconti tra storia, scienza, agricoltura e produzione, il fenomeno» spiegava al tempo. Per questo, insieme a Fondazione Cassamarca aveva comunque voluto tastare il terreno con una mostra tutta dedicata alla Prosecco experience che ha avuto un’ottima risposta di pubblico. Ora quel materiale sarà adattato per un’esposizione permanente ai Soffioni.


IL PERCORSO

L’idea è di far confluire al primo piano dei Soffioni i materiali della mostra. Il percorso, sviluppato con il coordinamento scientifico di Diego Tomasi del Consorzio di ricerca in agricoltura ed economia agraria, sezione veneto, e in collaborazione con i consorzi di tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, Montello e Colli Asolani e Prosecco doc, Associazione italiana sommelier del Veneto e Unindustria Treviso, ha la prerogativa di fondere la mostra tradizionale con le innovazioni tecnologiche digitali per far emergere la solidità tecnico scientifica di questo vino, ma soprattutto la storia e la conoscenza di un vitigno, il Glera, che sta alla base del suo successo. Terra-Vigna-Uomo sono le chiavi di lettura e insieme il filo conduttore del lavoro che vuole accompagnare il visitatore alla scoperta di tutto ciò che sta dentro una bottiglia di Prosecco. Obiettivo dichiarato: offrire alla città di Treviso un’attrazione turistica in più, capace di coinvolgere nuovi visitatori italiani e stranieri. Costruendo una rete del gusto tra il capoluogo e le colline.

Ultimo aggiornamento: 07:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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