Smart working in osteria: l'idea di Cà dei Loff, ecco il "pacchetto"

Martedì 24 Novembre 2020 di Chiara Dall'Armellina
L'osteria Ca dei Loff a Cison

CISON - «L'Osteria Cà dei Loff organizza un'esperienza che solo in Veneto possiamo pensare di fare: lo smart working in osteria». Si apre con queste parole l'originale iniziativa della nota osteria di Cison di Valmarino, pubblicata su un post con un video che ha avuto più di 80mila visualizzazioni. In tempo di Covid, con le difficoltà del settore ristorazione, i gestori si impegnano per risollevare i loro locali, ma non sempre si riesce a catturare l'attenzione delle persone o di eventuali nuovi clienti. Le limitazioni da considerare sono parecchie e non è facile districarsi con tutti i paletti imposti dal governo e dalla regione. Marco Baldo, titolare dell'osteria, invece ci ha provato e si è impegnato per proporre un'idea innovativa, che coniuga un ambiente familiare come quello dell'osteria alle nuove esigenze del lavoro smart, dando la possibilità a chi è a casa da solo, al freddo o è semplicemente stanco della routine, di andare in osteria e starci come se fosse in ufficio.

Come funziona lo spiega bene il titolare nel post: «Dal martedì al venerdì puoi venire a lavorare da noi, come fossi in smart working e noi pensiamo a tutto il resto.

Ti porteremo un'ottima colazione con cappuccino e brioche. Verso le 11 un aperitivo veneto con un calice di vino (o uno spritz) e una focaccina e per pranzo un primo, un secondo o un'insalatona, con acqua e vino. Ma sapete qual è la cosa migliore? 17 euro, tutto compreso: corrente elettrica e wi-fi, colazione, aperitivo e pranzo, tavoli con una o più postazioni».

Naturalmente è previsto che si possa staccare ed è assicurato che nessuno toccherà la postazione, che verrà lasciata in piena sicurezza. Si potrà quindi approfittare per fare una passeggiata nel centro storico, uno dei borghi più belli d'Italia, bandiera arancione del Touring e rientrare quando si vuole. L'orario è dalle 8 del mattino alle 18, termine perentorio come da disposizioni legislative ed è obbligatorio prenotare almeno il giorno prima perché i posti sono limitati. «Noi ristoratori siamo disperati, il nostro settore è in forte sofferenza spiega Marco e nella disperazione ho cercato di essere ottimista e di pensare a qualcosa di nuovo da proporre. Mi è venuta questa idea e ho fatto il post e un video che hanno avuto un bel riscontro sui social». L'iniziativa, partita una decina di giorni fa, sta ingranando e sono arrivate parecchie persone a lavorare in osteria, soprattutto dalla zona di Conegliano. Nel weekend si torna alla formula tradizionale, con le limitazioni ormai note.

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