Luana ed Enrico, i ragazzi Down trovano l'amore: «Presto sposi»

Giovedì 23 Marzo 2023 di Mauro Favaro
LA COPPIA Luana ed Enrico si sono conosciuti 7 anni fa a una festa di Carnevale dell’Anfass

TREVISO - «Siamo innamorati. E ora vorremmo coronare il nostro sogno sposandoci». A Luana brillano gli occhi quando parla di Enrico. Nella loro storia d’amore il fatto che entrambi abbiano la sindrome di Down è quasi un dettaglio. Si sono conosciuti 7 anni fa a una festa di carnevale dell’Anffas di Treviso. «Poi lui mi ha dato il primo bacio – racconta lei – e da quel momento non ci siamo più lasciati». Da quattro anni vivono assieme nel co-housing della cooperativa Solidarietà in via Fossaggera a Treviso, con il supporto degli educatori.

Adesso stanno seguendo un percorso di coppia nel Centro della famiglia, assieme a Luisa e Francesco, la loro coppia guida. Di fatto il corso prematrimoniale. Il fidanzamento, dopotutto, è già stato ufficializzato. «Mi ha dato l’anello nel 2017», rivela Luana.

IL PERCORSO

Il percorso per l’autonomia è stato articolato. E continua ancora. Enrico, 42 anni, lavora all’International Cable di Villorba, azienda specializzata in cablaggi elettrici. Grazie al suo impegno e all’accompagnamento del servizio di integrazione lavorativa (Sil) dell’Usl della Marca, ha appena ottenuto un aumento della borsa lavoro. Luana, 38enne originaria di Merlengo, dopo un periodo di servizio in una casa di riposo, ora sta affrontando un tirocinio lavorativo nella segreteria della stessa cooperativa. Con l’orizzonte di trovare un impiego in un contesto esterno, sempre con il sostegno del Sil. Negli ultimi due anni ha dovuto lottare contro un tumore al seno. «Ho fatto la chemioterapia ed Enrico mi è sempre stato vicino – sottolinea – adesso ho dei controlli da fare. Ma le cose vanno meglio». I sogni spesso passano anche per dei momenti di difficoltà. Anzi, davanti a questi, si fanno ancora più robusti. Luana ed Enrico li hanno vissuti sulla propria pelle. A testimoniarlo ci sono anche gli educatori e gli operatori della cooperativa. Nei vari alloggi dedicati al co-housing oggi vivono 16 persone. Tutte inserite in percorsi di autonomia, con il sostegno di altre famiglie, che prevedono anche lo sviluppo di capacità pratiche indispensabili nella vita quotidiana, come far da mangiare, saper fare una lavatrice e così via. Quel che serve per “spiccare il volo”, come dicono spesso Luana ed Enrico. E’ questa la base che ora consente ai due promessi sposi di sognare il matrimonio e una casa tutta per loro.

LA DECISIONE

«Abbiamo intenzione di andare a vivere insieme come coppia, in autonomia, prendendo delle decisioni da adulti, supportati dalle nostre famiglie e dai servizi sociosanitari» dicono sicuri. «La loro esperienza rappresenta la tenacia e la perseveranza di una coppia desiderosa di vivere il loro amore alla luce del sole – spiega Lucia Cavallin, referente appartamenti della cooperativa Solidarietà e della rete Interagendo – una coppia che, come tante altre, ha attraversato momenti di spensieratezza e momenti di dolore. Una coppia che si è rinsaldata in un momento difficile di malattia e che ha dimostrato, anche in quell’occasione, la forza e la determinazione di un uomo e di una donna nel costruire il progetto di vita insieme». «Dopo varie vicissitudini, da un anno sono finalmente riusciti a trovare una realtà che ha scommesso in loro – conclude – hanno iniziato il percorso nel Centro della Famiglia di Treviso. Un accompagnamento verso il sogno di sposarsi. Il sogno di una coppia che si ama. E che Enrico e Luana abbiano la sindrome di Down è solo un dettaglio in un meraviglioso quadro di vita a tinte forti».

Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 09:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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