Schianto micidiale alle 4 del mattino, Salvatore non poteva guidare: la pizza, e la serata con la fidanzata

Venerdì 8 Gennaio 2021 di Alberto Beltrame
Schianto micidiale alle 4 del mattino, Salvatore non poteva guidare: la pizza, e la serata con la fidanzata
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Incidente mortale a Silea, morto un ragazzo di 27 anni, Salvatore Aprile, grave l'amica con lui. Ecco cosa avevano fatto quella sera e dove stavano andando prima della tragedia. Ma c'è anche un dettaglio sconvolgente: la vittima non avrebbe dovuto essere alla guida, non poteva guidare.

Incidente a Silea

Salvatore non avrebbe dovuto guidare. Non poteva. Al di là del coprifuoco violato trovandosi in strada assieme all'amica 22enne alle 4 del mattino, il 27enne aveva subito a ottobre il ritiro della patente, sospesa dalla Prefettura di Treviso. Un dettaglio sul quale dovranno fare chiarezza nelle prossime ore gli accertamenti delle forze dell'ordine, anche per capire a quale tipo di violazione fosse legata la revoca temporanea della patente.

Anche se, ai fini dell'indagine, poco cambierà vista la tragica fine del giovane salentino, nato a Barletta, cresciuto a Lecce, ma trasferitosi anche all'estero, in Francia, dalla madre, prima di tornare, lo scorso febbraio, a Roncade, dove abitano il padre Giuseppe con la seconda moglie e suo fratello minore. La Procura, infatti, una volta accertato che al volante c'era proprio lui (inizialmente si pensava che alla guida della Mini fosse l'amica, proprietaria dell'auto), non ha più motivi per procedere con un'inchiesta di natura penale. Non si capisce però il motivo per cui, nonostante la sospensione, abbia deciso di guidare.


Incidente con la fidanzata

La serata di mercoledì, 6 gennaio, Salvatore l'aveva passata nell'abitazione di famiglia di Roncade, in via Longhin. Con lui c'era anche la fidanzata, Maura M.V., arrivata qualche giorno prima dalla Svizzera, dove abita, e con la quale aveva affittato una stanza in un b&b di Monastier, dove avevano passato le ultime notti. «Abbiamo mangiato una pizza tutti assieme qui in cucina - raccontano i familiari, raggiunti ieri mattina dalla terribile notizia della morte del ragazzo -. C'era anche Maura, lei ha preso una margherita e lui la sua preferita, con patate e salsiccia. Poi verso le 9 se ne sono andati, con la macchina di lei. Lui non ce l'aveva, e la patente gliel'avevano ritirata». I familiari, però, non erano a conoscenza di dove fossero diretti. «C'era la partita del Milan, il derby con la Juve, e lui voleva vederla. Magari l'ha seguita sul telefonino, non sappiamo bene dove siano andati, ma pensavamo tornassero a Monastier, al bed & breakfast». «Non sappiamo come mai fossero in giro alle 4 del mattino, ma lei al mattino doveva tornare in Svizzera, per sostenere un esame - aggiunge la nonna acquisita del 27enne, mamma della seconda moglie del padre, Giuseppe, che ieri ha dovuto sopportare l'atroce compito, assieme ad alcuni parenti, del riconoscimento della salma del figlio in obitorio -. Salvatore era un ragazzo solare, vivace, che amava vivere e stare assieme alle altre persone. Quella ragazza la conoscevamo poco, era la prima volta che la vedevamo, ma sembrava davvero innamorato». 


Chi era la vittima

Salvatore Aprile era ritornato a Roncade solo da alcuni mesi, praticamente dall'inizio del lockdown. «Prima aveva vissuto in Francia, a Parigi, dove abita la madre Claudia - spiegano i parenti -. Aveva lavorato come cameriere in un rinomato locale». Al Chez Pierrot Antonio & Antonio. Era rimasto li per circa un anno. Poi era rientrato in Italia. Non nella sua amata Puglia, ma in Veneto, trovando impiego anche al centro commerciale di Roncade. Ora però si stava dedicando ad altro. «Con un amico di papà Giuseppe si occupava di traslochi, era questa la sua recente occupazione». «Amava divertirsi, incontrare gli amici, e assieme a me passava ore a giocare ai videogames, a Fifa, il gioco del calcio, ci divertivamo tantissimo» il ricordo del fratello minore. In via Longhin, ieri mattina, per portare le sue condoglianze è arrivata anche il sindaco di Roncade Pieranna Zottarelli. «Ho portato alla famiglia le condoglianze di tutto il Comune - afferma -. Al di là del fatto che non sappiamo come mai fossero in giro a quell'ora, è una tragedia che addolora tutta la comunità».

Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 11:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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