Rave party abusivo all'ex Chiari e Forti: musica a palla e 150 ragazzi

Lunedì 29 Luglio 2019 di Valeria Lipparini
Rave party abusivo all'ex Chiari e Forti: musica a palla e 150 ragazzi
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SILEA (TREVISO) - Musica a palla in un edificio abbandonato, a Silea. L'ex Chiari e Forti per alcune ore, nella notte tra sabato e domenica, si è trasformato in una discoteca per accogliere un rave party improvvisato, privo di qualsiasi autorizzazione. I carabinieri sono intervenuti verso l'1 di domenica mattina, allertati da alcuni giovani che passavano nelle vicinanze e hanno sentito la musica altissima, oltre a urla e schiamazzi di chi, protetto dalle mura cadenti e diroccate dell'ex fabbrica, si stava divertendo con l'intenzione di tirare mattina. Una volta all'interno i militari dell'Arma hanno contato la presenza di circa 150 ragazzi, provenienti non solo dalla Marca. I ragazzi sono stati controllati e poi alla spicciolata si sono dispersi.
 
L'ORGANIZZAZIONEÈ stato invece denunciato l'organizzatore del rave party M.B., un 22enne di Valdagno, in provincia di Vicenza. Ed è stato sequestrato anche il furgone su cui erano state montate, in modo artigianale, la consolle per il dj e le casse che sparavano la musica a mille.
Sul pavimento di quella che un tempo fu una nota fabbrica, c'erano tracce di droga. I carabinieri hanno trovato e sequestrato un grammo di cocaina e cinque grammi di marijuana. Sempre all'interno dell'ex Chiari e Forti era stato collocato uno stand-bancarella dove venivano venduti alcolici di ogni tipo. E per terra erano numerose le bottiglie e le lattine vuote, a dimostrazione che l'atmosfera al rave, a quell'ora di notte, cominciava a riscaldarsi. I carabinieri hanno, infine, segnalato un giovane come assuntore abituale.
IL PROBLEMALa Chiari e Forti, un tempo motore dell'economia di Silea, è oggi un mostro in stato di abbandono dove più volte è stata segnalata la presenza non autorizzata di barboni e di giovani che in quel rudere organizzavano feste notturne. Le denunce sono all'ordine del giorno e molti episodi vengono riportati su Facebook perfino dalle opposizioni che lamentano come i cancelli della struttura restino spesso aperti. Una realtà ben nota a tutti. Anche nel rave party abusivo dell'altra sera i ragazzi sono entrati nell'edificio diroccato passando per i varchi aperti. La facilità ad accedere è un'evidenza che preoccupa gli amministratori di Silea, intenzionati a pilotare il recupero della struttura che è stata anche divorata dalle fiamme. Il luogo è, di fatto, pericoloso e sapere che all'interno si introducono giovani, come nel rave dell'altra notte, desta non poche preoccupazioni. In più, essendo una proprietà privata, il Comune non può mettere arbitrariamente dei lucchetti oppure delle cancellate per impedirne l'accesso. A gestire quel complesso ci pensa, per ora, il curatore fallimentare e un liquidatore. Ma il Comune sa che il futuro dell'area sta in un progetto di recupero.
Valeria Lipparini
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