PIEVE DI SOLIGO - Alle prime luci di oggi si è improvvisamente spento a 90 anni, dopo una breve malattia e il ricovero all’ospedale di Conegliano, Illario Zabotti. Personaggio molto conosciuto nel pievigino, si è sempre impegnato nel mondo dell’associazionismo e nella comunità locale, diventando ben presto protagonista della vita sociale di Pieve di Soligo anche in qualità di assessore negli anni ’60 (con l’allora sindaco e poi missionario Mario Gerlin) e tra i fondatori nel 1959 della locale sezione dell’Avis di cui era ormai l’ultimo superstite.
Socio del Gruppo Alpini, fin da giovane era stato tesserato con l’Azione Cattolica ricoprendo vari incarichi e facendo parte dei gruppi famiglia della diocesi al tempo del vescovo Albino Luciani. Già dipendente di un’azienda termoidraulica cittadina e valente fabbro per passione, aveva poi lavorato fino alla pensione come caposquadra e magazziniere all’interno dell’azienda Bim Piave nella sede di Via Verizzo a Pieve di Soligo.
Di lui si ricorda anche l’attività come consigliere di amministrazione della Fondazione Casa per Anziani di Pieve di Soligo. Uomo appassionato, curioso e attento alle novità, Zabotti è stato anche a lungo frequentatore dell’Università degli Adulti di Pieve di Soligo arrivando persino a pubblicare un volume molto letto e apprezzato di storie e memorie legate a vicende, fatti, luoghi e personaggi della Pieve di Soligo di un tempo, dal titolo “Finestre di vita”.
Lascia nel dolore la moglie Elena Gai con cui era sposato da oltre 63 anni, i figli Francesca con Valerio, Massimo con Lucia, Marco con Mariaregina, Carla con Cosimo, le adorate nipoti Carlotta, Benedetta, Beatrice, Eleonora e Sofia, le sorelle suor Rosalba e Lucia, le cognate e tanti amici. I funerali si svolgeranno mercoledì alle ore 15 nel Duomo di Pieve di Soligo dove domani alle 19 sarà recitato il rosario.
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