I preservativi “Pop Pxrno” arrivano in università e vanno a ruba: «Vogliamo sensibilizzare al sesso sicuro»

L'obiettivo è di abbattere i preconcetti del porno e c'è anche un "Tinder" geolocalizzato.

Mercoledì 19 Ottobre 2022 di Brando Fioravanzi
I preservativi fuori dall'università
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TREVISO e VENEZIA - Distributori di preservativi all’esterno delle sedi trevigiane e veneziane di Cà Foscari. È questa la novità in cui gli studenti si sono imbattuti all’esterno dei due campus di Treviso e Venezia, ovvero dei totem in cartone contenenti al loro interno 100 preservativi ciascuno (subito andati a ruba), il tutto con tanto di grafica provocante che richiama l’iconico viso (ma questa volta con corpo maschile) della nota rapper italiana Miss Keta. L’iniziativa nasce dal format musicale “Pop Pxrno” e, in modo simpatico, vuole coinvolgere gli studenti nella prevenzione attraverso il sesso sicuro. Questi irriverenti distributori invitano quindi i giovani sia a far buon uso dei preservativi che a partecipare al prossimo evento del format per la prima volta ospitato presso il New Age Club di Roncade a partire dalla tarda serata di sabato 22 ottobre.

Musica e prevenzione

La serata “Pop Pxrno”, il cui nome è ispirato alla canzone del gruppo indipendente “Il genio”, attraverserà gli annali selezionando le migliori hit italiane. «Il nostro format musicale, così come la campagna pubblicitaria che lo accompagna, vuole avvicinare i ragazzi alla loro sessualità indipendente sdoganando la banalità del porno a cui si contrappone l’amore libero ed amatoriale. Dobbiamo eliminare i preconcetti diffusi dal porno online, quelli che portano anche alla cultura maschilista, questo anche per sopperire alla cronica difficoltà del mondo scolastico nel diffondere informazioni su un’educazione sessuale sempre più inesistente – affermano gli organizzatori – Inoltre, per l’occasione abbiamo realizzato un’app (già ora scaricabile) attraverso la quale tutti i presenti all’evento potranno scegliersi a vicenda durante tutta la serata. Una sorta di “Tinder” geolocalizzato per i soli partecipanti, ma sempre con un occhio di riguardo verso la sicurezza nel sesso».

Sesso sicuro, la ricerca

«Al giorno d’oggi sembra scontato che i giovani siano al corrente dei rischi conseguenti al mancato uso delle precauzioni durante i rapporti sessuali - afferma la 26enne Federica Spada, rappresentante degli studenti per il corso di Mediazione linguistica e culturale nella sede di Ca’ Foscari a Treviso –, ma quanti di loro vengono veramente istruiti dai propri genitori su quanto sia importante la prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili? Secondo una recente intervista a campione su 15mila ragazzi tra gli 11 e i 24 anni, solamente il 50% di loro utilizza il preservativo.

I giovani spesso non sono informati su quanto sia agevole la diffusione di queste malattie e la maggior parte delle volte sono vittime della disinformazione presente sul web, ambiente ricco di fake news e falsi miti che possono indurli a comportamenti errati o addirittura pericolosi in ambito sessuale. Siamo nel 2022 e tutti i giovani devono quindi essere incentivati e motivati all’uso del preservativo. Ben vengano perciò queste originali iniziative».

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Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre, 17:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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