TREVISO - Sequestrato un appartamento di 143 metri quadrati. Le fiamme gialle di Treviso hanno dato esecuzione ad un provvedimento emezzo dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Venezia dopo le indagini dirette dalla Procura distretturale della Repubblica (direzione distretturale antimafia di Venezia) che ha disposto il sequestro di un appartamento di una persona residente nel trevigiano che aveva già plurime condanne passate in giudicato per reati di truffa, commercio di prodotti falsi, insolvenza fraudolenta, calunnia, ostacolo all'identificazione della provenienza illecita di beni. In passato, dal 2011 al 2013, il soggetto era anche stato sottoposto alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, e dunque ritenuta socialmente pericolosa, sulla base delle previsioni del “Codice antimafia”.
Le indagini sul patrimonio
Il sequestro arriva a seguito delle indagini patrimoniali eseguite dal nucleo di Polizia economico finanziaria di Treviso. Indagini che hanno permesso di raccogliere sufficienti elementi indicativi della sproporzione del patrimonio del soggetto rispetto ai redditi da lui dichiarati. Il Tribunale di Venezia, accertata anche la coincidenza temporale tra il momento in cui la persona ha manifestato la propria pericolosità sociale e l’epoca di acquisizione del bene, ne ha disposto il sequestro, finalizzato alla successiva confisca. Gli accertamenti, che sono stati estesi alla ricostruzione della posizione patrimoniale ed economico-finanziaria del nucleo familiare dell’uomo, sono stati supportati dall’impiego delle banche dati in uso al Corpo, tra le quali la “Dorsale Informatica”, in grado di acquisire, incrociare e analizzare tutti i dati economico finanziari in tempi rapidissimi.
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