Sul bus Mom di Treviso senza biglietto, sputa in faccia al controllore. Condannato a 7 mesi e multato con 3mila euro

I fatti risalgono al giugno del 2019, condannato ora il 23enne che si era rifiutato di dare le generalità all'agente accertatore rompendo anche la porta del mezzo.

Giovedì 20 Ottobre 2022 di Redazione web
Sul bus Mom di Treviso senza biglietto, sputa in faccia al controllore
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TREVISO - Sale sul bus della Mom senza il biglietto e sputa in faccia all'autista: condannato. Un procedimento penale che ha visto imputato un giovane straniero di 23 anni condannato a 7 mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena, al pagamento di 3mila euro di danni non patrimoniali in favore del verificatore e al pagamento delle spese di costituzione di parte civile, quantificate in 3.420 euro più oneri. Il ragazzo è stato ritenuto penalmente responsabile dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. Attualmente Mom ha pendenti 17 procedimenti penali in attesa di giudizio per fatti analoghi. Una vittoria in Tribunale non è solo un atto giuridico, talvolta, come nel caso della sentenza pronunciata ieri, 19 ottobre, presso il Tribunale di Treviso. Come sottolinato da Mom, si tratta di un pronunciamento che rende giustizia e dignità al lavoro delle persone e ristabilisce, seppur in piccola parte, anche il valore della convivenza civile. 

I fatti risalgono all'estate del 2019

Era il 12 giugno 2019 quando, nel corso di un normale controllo dei titoli di viaggio a bordo della linea urbana 3, da Treviso a Silea, un agente accertatore chiede al giovane di esibire il biglietto. Il giovane al controllore dice di essere abbonato ma di non avere il titolo con sé.  Il controllore, dipendente Mom di lunga esperienza, spiega che come previsto dovrà stilare un verbale e che il viaggiatore ha poi 10 giorni di tempo per esibire il proprio abbonamento in una delle biglietterie per il contestuale annullamento del verbale. Chiede, quindi, le generalità al passeggero ma la sua reazione è furiosa.

Lo scontro con minacce, calci e sputi

Il ragazzo inizia ad urlare e spintonare a spallate per raggiungere la porta, minaccia più volte l’accertatore dicendogli che gliela “avrebbe fatta pagare”. Il controllore non arretra e, per tutta risposta, per tre volte il giovane gli sputa in volto, poi prende di mira la porta anteriore e a forza di calci la sradica dal binario (costringendo poi il mezzo pubblico a rientrare per manutenzione).

La denuncia

All’episodio segue una denuncia presentata dalla parte offesa, difesa dell’avvocato Mariagrazia Stocco, incaricata da Mom. Sono trascorsi più di tre anni, ma alla fine si è giunti a sentenza significativa, spiega il legale: «La pena inflitta deve ritenersi congrua in quanto "uno sputo in volto", lungi dall'essere un fatto di lieve entità, è un gesto tra i più sprezzanti e lesivo dell'onorabilità e della dignità della persona alla quale è destinato, anche più di una offesa verbale». Commenta il Presidente, Giacomo Colladon: «È giusto che si dia il giusto risalto al fatto che negli ultimi procedimenti penali per aggressioni a nostri verificatori è sempre stata riconosciuta la resistenza a pubblico ufficiale con pene che si stanno alzando così come le richieste risarcitorie.

Chi pensa di farla franca si sbaglia, l’Azienda è al fianco dei lavoratori che denunciano e si costituisce in giudizio fino alla sentenza che, prima o poi, arriva e può essere molto dura». 

Ultimo aggiornamento: 21 Ottobre, 19:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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