Stangata la banca: aveva incassato oltre 700 mila euro di interessi, commissioni e spese non dovuti

Controllata la tenuta di due conti bancari alla Bnl: ricalcolato il saldo con la restituzione delle cifre addebitate indebitamente. L'avvocata Ajese: "Le aziende devono sempre verificare attentamente i rapporti bancari"

Giovedì 18 Novembre 2021 di Paolo Calia
Tribunale Treviso, sentenza "stanga" una banca
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TREVISO - Oltre 700mila euro di interessi, commissioni e spese legate a due conti correnti e relativi fidi pagati alla banca ma senza essere dovuti, finiti in quelle voci dell'estratto conto che, ogni mese, vengono segnate precedute dal segno meno e che si traducono in somme trattenute direttamente dall'istituto bancario. Una società trevigiana del settore della gestione di finanziamenti, con raggio di azioni in Veneto e in Lombardia, si è ritrovata due conti correnti con passivi esageratamente alti. E ha fatto causa, portando davanti ai giudici del Tribunale civile di Treviso la Bnl spa. Assistita dallo studio legale veneziano dell'avvocato Daniela Ajese, la società ha riportato una vittoria sostanziale: il ricalcolo del saldo presente sui due conti aperti nella banca, con un sostanziale taglio alle somme passive.

I NUMERI

In un conto corrente il passivo segnato era di 245.060,36 euro ma, tolti interessi e commissioni non dovute e ugualmente calcolate, si è ridotto a 72.907,62 euro; nell'altro conto intestato alla società il passivo era invece aveva toccato la notevole vetta di 847.192,47 euro, riportato poi dal giudice a 311.828,05 euro. In tutto sono stati tagliati 707.517,4 euro, riportati nei due conti. Bnl e poi stata condannata a pagare la metà delle spese legali.

LA SENTENZA

«Con tale sentenza il tribunale di Treviso - spiega l'avvocato Ajese - ha controllato la tenuta di due conti intrattenuti, ed ancora in corso, presso la Bnl dalla società nostra cliente. La mia cliente ci ha richiesto di verificare la regolare tenuta del conto da parte di Bnl ed abbiamo quindi controllato la corrispondenza agli accordi degli addebiti operati dall'Istituto nel corso dei due rapporti. Ne è emerso che ingenti somme addebitate a titolo di Commissioni di massimo scoperto, di Commissioni per la messa a disposizione di fondi oltre che di interessi e spese non erano effettivamente dovute con la conseguenza che i saldi debitori dei due rapporti oggetto di causa sono passati da euro -245.000 ad euro -72.907 per un conto e da euro -311.828 a euro -847.000 per un altro, con un risparmio in oneri finanziari di più di 700.000,00 euro per la mia cliente la quale ha oggi un debito nei confronti di BNL molto più basso rispetto a quello che risultava avere prima della sentenza».

L'AVVISO

Lo studio legale veneziano si occupa da tempo di questioni simili. Negli ultimi anni l'istituto della mediazione ha ridotto di molto il numero di contenziosi che arrivano in Tribunale. Nella maggior parte dei casi il tutto si risolve con una transazione, ma poi ci sono le eccezioni dovute più che altro all'entità della somma in gioco. Ajese quindi annota: «Ancora una volta viene così confermata la necessità che le aziende verifichino attentamente i costi bancari, ogni singolo addebito deve trovare espressa motivazione legale e contrattuale e quando questa non c'è nulla è dovuto alla banca. Oggi più che mai è doveroso prestare attenzione alla tenuta dei conti anche in considerazione del costante ricorso al credito oltre che ai servizi bancari e finanziari che le aziende devono fare per rimanere sul mercato».
 

Ultimo aggiornamento: 14:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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