TREVISO - Il cantiere è mezzo abbandonato. Si vedono i marciapiedi appena accennati, alcuni sotto-servizi, e poco altro. Il cartello d'ordinanza con le indicazioni su committente e autorizzazioni mostra tutti i segni del tempo, così come il vecchio camion lasciato nel mezzo della lottizzazione. L'erba è alta e, ovviamente, in giro non c'è anima viva. A chi passa lungo la strada che da Treviso porta Carbonera non può sfuggire la recinzione arancione che delimita la lottizzazione Panigai, rimasta ferma per anni, poi ripartita.
LA STORIA
Un'area che dal 2007 è stata inserita nei piani urbanistici della città, prima nel Prg e poi Piano degli Interventi, senza però decollare mai. È partita come zona residenziale da realizzare entro il 2020. Ma in tredici anni il cantiere ha aperto, chiuso e poi è rimasto fermo a lungo. Sono stati realizzati solo pochi sotto-servizi e nessuna opera di urbanizzazione. Nel 2020, a pochi mesi dalla scadenza del permesso di costruire, a Ca' Sugana è arrivata la richiesta di una proroga di due anni. Subito accordata. I lavori sarebbero potuti continuare fino ad agosto 2022. A ottobre 2021 la lottizzazione è stata inserita negli accordi pubblico/privato previsti dalle legge regionale e dal Piano Interventi per aumentare la percentuale di cubatura destinata al commerciale. In poche parole: l'immobiliare ha chiesto di poter realizzare un supermercato andando quindi oltre i 1500 metri quadrati di superficie. Una richiesta appoggiata anche dai residenti della zona perché, nonostante il gran proliferare di strutture della media e grande distribuzione in tutta la città, in quell'ampia fetta di territorio tra Selvana e Carbonera non ce n'è nemmeno una. E la maggioranza, con voto in consiglio comunale espresso a fine ottobre, ha acconsentito. Sembrava tutto risolto. Ma in realtà non è andata così.
LE DIFFICOLTÀ
Da ottobre a oggi le cose non sono cambiate. Il cantiere non si è mai mosso. Operai non se ne sono mai visti. L'immobiliare Ortica è ancora viva, ma evidentemente ha altre questioni da risolvere. A Ca' Sugana era atteso un progetto per governare lo sviluppo della lottizzazione dopo le modifiche concesse. Ma in commissione Urbanistica non è ancora arrivato nulla. E ad agosto scadrà la proroga concessa dalla giunta. «È un peccato che quel cantiere sia fermo - spiega Davide Acampora, consigliere comunale di Forza Italia - i residenti della zona, oggi, per andare a fare la spesa in un supermercato devono prendere l'auto e andare a Fiera, o a Silea. Di tutti i supermercati in arrivo, quello è forse il più utile. Spero che la famiglia Ortica risolva presto i problemi e che la situazioni si sblocchi». Resta possibilità il sindaco Mario Conte: «Attendiamo gli sviluppi. Di certo, a Selvana, un supermercato serve».
VIALE DELLA REPUBBLICA
Lungo la strada Ovest invece di problemi non ce ne sono. I sei nuovi supermercati previsti sono tutti in rampa di lancio. Nei giorni scorsi si mosso qualcosa anche nella lottizzazione Kolbe, l'ampia fetta di terreno che confina con carcere, viale Europa e la rotatoria Appiani. Lì dovrebbe sorgere il terzo parco commerciale nel giro di 500 metri: da una parte c'è il Panorama, dall'altro lato della strada sorgerà un Alì. Nel Kolbe invece sono previsti 6.500 metri quadrati di commerciale: 1500 destinati all'alimentare e il resto ad altre attività. Il progetto è più indietro rispetto agli altri, ma a inizio settimana sono iniziate delle misurazioni sul terreno che fanno presagire che qualcosa stia arrivando. E sul tema interviene Luigi Calesso (Coalizione Civica): «Il piano di lottizzazione Kolbe prevedeva originariamente una edificazione complessiva per 9.290 metri quadrati di cui solo il 30%, 2.787 metri quadrati, a destinazione commerciale. In sede di approvazione delle osservazioni al Piano degli Interventi, nel 2019, la maggioranza consiliare di centrodestra ha approvato la richiesta di ridurre la superficie edificabile a 6.500 metri quadrati ma di destinarli tutti a commerciale. Se, oggi, in quell'area si possono realizzare edifici a uso commerciale per 6.500 metri quadrati, invece che per 2.787, la ragione sta nell'approvazione di quella osservazione».