Scuole senza docenti, stop ai rientri pomeridiani

Venerdì 25 Settembre 2020
foto di repertorio
TREVISO - Mancano i docenti: il rientro pomeridiano previsto dal 28 settembre per scuole materne, elementari, medie e alcune superiori a Treviso al momento non parte. Non si tratta di doposcuola, ma di orario curricolare. Ore di lezione dunque, che dovranno essere recuperate. La situazione, nell’auspicio dell’assessore all’istruzione Silvia Nizzetto dovrebbe normalizzarsi da lunedì 5 ottobre. «Tutti hanno fatto il possibile, purtroppo le scuole pagano una modalità di reclutamento a livello nazionale lenta e farraginosa» commenta.
CAMBIO DI PROGRAMMA
Hanno fatto tutte le verifiche del caso, incrociato dati e tabelle. Ma il risultato è uno solo: non ci sono i numeri. E i rientri pomeridiani, previsti a partire dal 28 settembre, slitteranno intanto di una settimana. Il tempo necessario ai presidi per partire con lo scorrimento di terza fascia, ovvero quello a chiamata diretta. Se re riparla il 2 ottobre, venerdì della prossima settimana. Solo allora i dirigenti potranno procedere con le chiamate dirette. «Le procedure sono in genere lente, e non è certo il primo anno in cui si inizia la scuola senza aver completato la pianta organica -afferma Nizzetto- quest’anno però servono numeri diversi. E siccome non sono stati assunti gli insegnanti necessari a rinforzare il corpo docenti post Covid, non possono partire i rientri pomeridiani a scuola». La situazione complicherà il menage già problematico delle famiglie e aggiunge recuperi a recuperi. Il numero di rientri dipende dall’articolazione degli orari. «In genere si tratta di uno o due rientri settimanali. Ma poi c’è il tempo pieno. Infine alcune scuole superiori hanno scelto di non fare lezione il sabato e di distribuire le lezioni in orario pomeridiano».
SERVIZI E DISAGI
Dirigenti e assessore sono consapevoli del disagio che migliaia di famiglie dovranno tamponare. «Mi preme sottolineare però che viene mantenuta la mensa e tutte le attività del pre scuola e del tempo integrato». C’è un po’ di rammarico negli uffici: sono mesi che dirigenti comunali e presidi combattono per poter ottenere aule idonee, un servizio di scuolabus efficiente, banchi e sedie a norma. Aree triage esterne, un servizio mensa soddisfacente con prezzi calmierati. «Il territorio ha risposto al massimo: quello che dipendeva da noi lo abbiamo fatto in tutto e per tutto» confermava ieri il prefetto Maria Rosaria Laganà.
NOMINE
Ma l’incaglio vero è sulle nomine: mancano numeri vistosi, il processo di reclutamento è da rivedere tra docenti che hanno gonfiato titoli e graduatorie bloccate. Il risultato? Classi senza docenti e orario curricolare che può partire solo parzialmente. «Dispiace, ma è una questione di sicurezza -conclude Nizzetto- dobbiamo tutelare le classi, se mancano docenti dobbiamo fermarci anche noi. Al momento non c’è la possibilità di avere il tempo prolungato da subito. Confido che il disagio sia solo per la prossima settimana. Nella speranza che si facciano le nomine o che comunque le dirigenti possano attingere in proprio alle graduatorie per ricercare il personale che manca».
I NUMERI
Alle scuole della Marca sarebbero serviti almeno 1.500 insegnanti di ruolo. Invece ne sono stati assegnati soltanto 200. D’altronde in Veneto erano 8.500 i posti di ruolo auspicati. Ma il numero delle cattedre a tempo indeterminato si è fermato a quota 1.150. «Purtroppo è la cronaca di un problema annunciato -spiegava a inizio settimana Giuseppe Morgante, segretario di Uil scuola regionale- Con la rivoluzione delle regole di reclutamento degli insegnanti, era evidente che se l’intera organizzazione non fosse stata gestita in tempo avrebbe comportato un disastro proprio nel momento dell’attribuzione delle nomine. Ecco il perché del caos che la scuola sta vivendo in questi giorni». Allo stato attuale in ogni caso, tra positività e quarantene, sospensione elettorale e blocco dei rientri, gli studenti in partenza hanno già guadagnato un gap di formazione che certo non facilita il recupero dei mesi di blocco delle lezioni in presenza durante la pandemia.
Elena Filini
Ultimo aggiornamento: 17:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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