Covid, studenti sorvegliati speciali: esercito anti assembramenti sui bus e in strada

Domenica 12 Settembre 2021 di Mauro Favaro
Covid, studenti sorvegliati speciali: esercito anti assembramenti sui bus e in strada

TREVISO - Task force in campo per garantire il rispetto delle misure di prevenzione contro la diffusione del coronavirus nel primo giorno del nuovo anno scolastico.

E così sarà anche per i seguenti. Domani mattina i 130mila alunni e studenti della Marca torneranno tutti in classe in presenza. Mom, la società dei bus e delle corriere, ha previsto lo schieramento di 55 steward (20 assunti a tempo determinato) negli snodi del trasporto pubblico della provincia. A Treviso saranno dislocati in particolare in stazione, nell'hub della Madonnina e nei poli di viale Europa e San Pelajo. Più il campus di Lancenigo. Vigileranno sul rispetto delle misure di prevenzione, verificando che nei bus e nelle corriere non venga occupato più dell'80% dei posti disponibili (limite attuale) e accertandosi che tutti a bordo indossino la mascherina. Sugli stessi mezzi, invece, non sono previsti distanziamenti. «Dopotutto con l'80% di carico spiega Giacomo Colladon, presidente di Mom sarebbe impossibile». 


LE PATTUGLIE

Anche la polizia locale di Treviso ha previsto interventi specifici per scongiurare il rischio di assembramenti. Ci saranno tre pattuglie. Una in bicicletta tra stazione delle corriere e dei treni per tenere sotto controllo l'arrivo degli studenti. «Rispetto alla scorso anno, le condizioni di partenza sono migliori dice il comandante Andrea Gallo i ragazzi sanno già cosa fare, conoscono le regole del distanziamento e del corretto uso delle mascherine. Noi ci limiteremo a controllare». Un'altra pattuglia in auto presidierà la zona di viale Europa. La terza, invece, si occuperà delle scuole all'interno delle mura, dal Canova al Duca, passando per il liceo artistico e il Riccati. «Sarò in giro per coordinare i movimenti e mantenere il collegamento con la centrale operativa specifica Gallo in occasione del primo giorno abbiamo deciso per dei controlli mirati, che continueranno anche nei giorni seguenti. Magari non con tre pattuglie, ma con agenti comunque dedicati». 


I TRASPORTI

Per quanto riguarda il trasporto pubblico, Mom assicura che i numeri attuali consentono di effettuare le corse senza particolari problemi, al netto di inghippi legati a orari ancora provvisori. «Ripartiamo dallo stesso schema usato l'anno scorso fa il punto Colladon con la scuola in presenza al 100% e la capienza dei mezzi pubblici all'80% non ci saranno problemi. Abbiamo previsto l'inserimento di 35 mezzi aggiuntivi. L'organizzazione è definita». 


LE MANIFESTAZIONI

Domani potrebbero esserci dei contrattempi per lo sciopero indetto dal sindacato Anief contro il Green pass obbligatorio per gli insegnanti e il personale scolastico. Davanti alle scuole, inoltre, andranno in scena i flash mob organizzati dalla Rete degli studenti, che nel pomeriggio continuerà con assemblee pubbliche. «Siamo una generazione inascoltata, accusata di essere svogliata e sdraiata: parlano di noi ma non con noi mette in chiaro Davide Gasperello, rappresentante della Rete il Covid poteva essere un'occasione per ripensare il sistema. Invece non è cambiato nulla in questi mesi, dai trasporti pubblici, agli spazi e soprattutto nella didattica: abbiamo paura sia un rientro fittizi». Intanto si riparte. Con la speranza che la didattica a distanza resti solo un ricordo. «Torniamo in classe per restarci: vi invito a rispettare le regole e ad aderire con responsabilità alla campagna vaccinale, per voi è soprattutto per chi è più debole», sono le parole che arrivano ai 41mila studenti delle superiori da Stefano Marcon, presidente della Provincia, ente che gestisce gli edifici delle superiori e che controlla la maggioranza di Mom. «Fin dall'inizio della pandemia abbiamo fatto il possibile. E forse anche di più. Abbiamo recuperato aule, comprato banchi, abbattuto e costruito pareti, realizzato nuove scuole in pochi mesi e sistemato impianti e serramenti sottolinea il tutto per fare in modo che ognuno di voi, oggi, potesse avere un posto sicuro in cui studiare e vivere una delle esperienze formative più importanti della propria vita. La Provincia di Treviso ha impegnato più di 78 milioni nell'edilizia scolastica da qui alla fine del 2023 un record assoluto a livello nazionale: nessuno ha investito come noi».

Ultimo aggiornamento: 19:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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