Scuola, è boom di bocciature: «In troppi non si sono presentati in classe»

Domenica 19 Giugno 2022 di Mauro Favaro
Il cartello degli scrutini
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TREVISO - «L'emergenza Covid ha pesato sugli studenti. La didattica, così come le altre a distanza, ha reso le loro basi più fragili. Ma non solo. Sono emersi anche dei comportamenti oltre alle righe che mostrano una perdita rispetto di nei confronti della comunità». È l'analisi fatta dalla presiede Emanuela Pol davanti ai tabelloni con i risultati di fine anno dell'istituto Planck di Lancenigo. Nel tecnico ci sono stati 90 bocciati (su circa 900 iscritti). La metà dei primi due anni. Il confronto con l'era pre-Covid evidenzia che i ragazzi respinti sono aumentati del 4%. «Dopo le promozioni automatiche decise in seguito all'esplosione dell'epidemia nel 2020 e dopo gli accorgimenti dell'anno scorso spiega la dirigente ora sono emerse le fragilità». Questa volta, in particolare, 14 studenti sono stati fermati per le troppe assenze. Un anno di fatto buttato via: non potrà essere conteggiato nemmeno ai fini dell'obbligo scolastico. «A un certo punto alcuni non hanno più retto e hanno tirato completamente i remi in barca specifica Pol non c'è stato niente da fare. È un segnale che indica che anche nelle famiglie ci sono delle difficoltà. Bisogna tenerne conto».

FERMA A PRIMA
Il liceo del Planck, invece, ha contato 15 bocciati su 300. Un numero in linea con la media. Il quadro non cambia scorrendo i tabelloni di fine anno dell'istituto Besta di Treviso. Su 980 iscritti, ci sono stati 81 bocciati. E per la prima volta diversi ragazzi, esattamente 19, sono stati fermati già al primo anno: 11 nell'indirizzo commerciale e 8 in quello sociosanitario. «È il dato che ci preoccupa di più - spiega la presiede Renata More - la riforma dell'ambito professionale aveva sottolineato il carattere di unità del biennio. Anche per questo non viene mai registrato troppe bocciature al primo anno. Ma stavolta ci siamo trovati davanti a dei ragazzi che non avevano minimamente acquisito le competenze necessarie. Alcuni non hanno nemmeno mai frequentato».

I NODI
Le riflessioni sono in linea con quelle che escono dal Planck. «Il punto è che tra alcuni dei ragazzi in classe abbiamo visto una totale demotivazione allarga le braccia la dirigente probabilmente ha inciso il fatto che gli studenti negli ultimi due anni hanno visto poco i banchi di scuola a causa delle lezioni a distanza. Ora è necessaria una profonda riflessione». Di seguito, al secondo anno del Besta ci sono stati 25 bocciati: 15 al commerciale e 10 al sociosanitario. In terza 19: 7 al commerciale e 12 al sociosanitario. In quarta, poi, dove si inseriscono anche quelli che arrivano dal Cfp con la qualifica triennale, ci sono stati 18 bocciati: 14 al commerciale (in una classe, in particolare, è stato fermato 1 su 3) e 4 al sociosanitario. A tutto questo, infine, si aggiungono 120 ragazzi con uno, due o tre debiti. Soprattutto in matematica e inglese. E dal 7 luglio si comincia già con i corsi di recupero.

DALLE MEDIE
A conti fatti, emerge che la didattica a distanza ha creato un solco già dalle medie. Soprattutto tra chi è stato costretto a seguire buona parte della seconda e della terza da remoto. E ora i risultati si vedono alle superiori. Gli studenti già bravi sono diventati ancora più bravi, mentre quelli che faticavano si sono ritrovati ancora più in difficoltà. Un andamento, questo, confermato anche dai risultati del liceo classico e linguistico Canova di Treviso. Qui il 40% dei 1.350 studenti ha concluso l'anno con una media superiore all'8. I bravissimi sono aumentati di oltre il 6% rispetto a prima del Covid. Il 7%, per di più, ha una media addirittura superiore al 9. Di contro, sono aumentate le bocciature. Al Canova non sono mai state a pioggia. Ma stavolta i ragazzi di prima non ammessi in seconda sono passati dal 3 al 5,5%. Vuol dire 16 ragazzi che vuoi ripetere l'anno. Il totale, invece, parla di 27 studenti respinti. Mentre il 18% ha dei debiti da recuperare.
 

Ultimo aggiornamento: 21 Giugno, 13:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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