Bocciati in aumento dal 4 al 15%: «Si rischia il caos con la fuga dai licei»

Martedì 22 Giugno 2021 di Mauro Favaro
Bocciati in aumento dal 4 al 15%: «Si rischia il caos con la fuga dai licei»

TREVISO - L'emergenza coronavirus sta creando un effetto domino nelle scuole. Le promozioni automatiche dell'anno scorso hanno portato a un aumento dei bocciati nell'anno scolastico che si è appena concluso. L'incremento va dal 4 al 15%.

Gli istituti si sono rimessi in pari fermando, soprattutto in seconda, chi era stato mandato avanti a tavolino. E adesso molti tra gli studenti bocciati nei licei puntano a trasferirsi in un istituto tecnico o professionale. Succede sempre. Il punto è che stavolta si deve far fronte in un colpo solo ai numeri di due anni. «Parecchi ragazzi dei licei ci stanno chiedendo di poter passare all'itis conferma Antonio Coviello, vicepreside del Fermi di Treviso ma non è detto che alla fine ci sia lo spazio fisico per tutti: non sarà semplice accogliere tutte le domande». 


GLI ESEMPI

Non si tratta di un esodo di dimensioni bibliche. Ma il problema esiste. Qualche esempio? Il liceo artistico Munari di Vittorio Veneto ha contato 67 bocciati, tra i quali 25 fermati perché non si sono quasi mai visti a scuola, e di conseguenza non hanno raggiunto il monte ore minimo. Al liceo Canova di Treviso le bocciature sono aumentate del 4%. Nel liceo del Duca degli Abruzzi ci sono stati 45 bocciati. E così via. «Il fenomeno è chiaro conferma Giuseppe Morgante, riferimento della Uil Scuola e parte dal boom di iscrizioni registrato nei licei negli ultimi anni. L'anno e mezzo di emergenza Covid sta presentando un conto che nel mondo della scuola assume varie sfaccettature. Tempo fa si parlava della possibilità di definire delle passerelle per consentire un movimento più agile tra i vari indirizzi delle superiori. Poi, però, il progetto è rimasto lettera morta». 


I NUMERI

In tutto ciò il trend non cambia. Nonostante il calo demografico inizi a farsi sentire anche al primo anno delle superiori, a settembre i licei trevigiani registreranno un ulteriore aumento degli iscritti. Le classi prime passeranno da 3.524 a 3.623 ragazzi. Praticamente cento in più. Mentre le prime degli istituti tecnici perderanno 80 studenti. Un calo che negli istituti professionali sarà ancora più evidente, con la perdita di 107 iscritti. La situazione è ancora magmatica. L'ufficio scolastico di Treviso non vuole sbilanciarsi prima di aver fatto il quadro preciso. I dati già noti, però, non sono troppo confortanti. E ancora una volta a pagare il conto sono soprattutto i tecnici e i professionali. «C'è un fenomeno che non avevamo ancora visto: un calo consistente delle iscrizioni anche al secondo anno ha rivelato Barbara Sardella, dirigente dell'ex provveditorato le seconde degli istituti tecnici a settembre perderanno 266 studenti e quelle dei professionali 372. Si può pensare che sia l'effetto di una serie di trasferimenti. Ma è una cosa da approfondire». Intanto si naviga a vista. 


LA RIFLESSIONE

«I dirigenti scolastici dei licei dovrebbero fare una riflessione sull'opportunità di accogliere ragazzi che sono usciti con grandi difficoltà dalla terza media. Se ci sono grosse fragilità, è chiaro che potranno essere penalizzati da uno studio prettamente teorico puntualizza Renata Moretti, preside del Besta di Treviso c'è poi la pressione da parte delle famiglie per far scegliere un liceo ai propri figli. A volte si pensa che sia l'unica strada per avere un futuro. In realtà, però, ragazzi che hanno una più spiccata intelligenza pratica e concreta potrebbero riuscire meglio e con più soddisfazione con altri percorsi». Una visione condivisa anche da Morgante: «Il liceo non può essere visto come l'unica via al successo nella vita». In questi giorni il Besta sta definendo gli elenchi dei nuovi ingressi. Sono 16 i ragazzi che hanno chiesto di essere inseriti in seconda. E una ventina quelli che vorrebbero entrare in terza, compreso chi deve sostenere un esame perché arriva da un indirizzo diverso. Parallelamente, proprio al Besta ieri sono usciti i primi risultati della maturità: 7 studenti hanno ottenuto il massimo dei voti, 100 su cento, tra le prime quattro classi che si sono messe il maxi-orale alle spalle. Infine, ci sono esempi in direzione contraria, come quello dell'istituto enologico Cerletti di Conegliano che ha visto crollare il numero di bocciati rispetto all'anno precedente all'esplosione dell'epidemia. Qui si è passati da 89 a 37 non ammessi. Quasi il 60% in meno. E non mancano gli spazi per nuovi ingressi. «Abbiamo una serie di richieste di iscrizioni da altre scuole tira le fila la preside Mariagrazia Morgan questi numeri, comunque, al momento sono in linea con quelli degli anni scorsi». 

Ultimo aggiornamento: 13:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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