Andrea, 24 anni, scrittore per Playboy: «Ecco il mio thriller "Disertore"»

Domenica 25 Marzo 2018 di Elena Filini
Andrea, 24 anni, scrittore per Playboy: «Ecco il mio thriller "Disertore"»
TREVISO - Non ci sono più i voyeur di una volta. E anche Playboy, per tenere in termini di vendite, deve ripensare i suoi contenuti. La stampa hard 2.0, insomma, ha dovuto fare i conti con la realtà: non di solo sesso vive l'uomo. Per questo il celebre magazine erotico ha deciso di aprire anche a interviste e contenuti che non riguardino necessariamente salotto e camera da letto, i quadranti storici di interesse. Dalle conigliette ai nuovi scrittori il passo è breve. Così il settimanale si è rivolto alla scuola Holden, il centro di formazione per scrittori fondato a Torino da Alessandro Baricco, per reclutare racconti da pubblicare. Ed è così che Andrea Alfieri, giovane scrittore trevigiano, è finito sulle pagine del magazine. Non per i suoi bicipiti oliati, ma con Il Disertore, un racconto breve ispirato alla guerra. «Non volevano polpettoni, e soprattutto niente di hard. Ho proposto questo thriller veloce che è stato pubblicato sul numero di marzo».

Siamo a Chambery, la Francia è stata occupata dai nazisti. Il libro e ruota attorno a un giovane soldato tedesco di nome Musil Vogel, un sempliciotto qualunque mandato a far la guerra dal padre Otto (importante generale delle SS). Il giovane Musil, che di nazista ha solo la divisa, in realtà vuole solo condurre una vita semplice, lontano dalla guerra. Così quando viene ordinato il suo trasferimento a Lione, Musil decide di disertare e di approfittare della sua divisa bussando di porta in porta in cerca di cibo e di un posto dove stare. Tutto va bene per lui, fin quando non decide di bussare alla porta della tenuta del conte Dupuis, finendo tra le grinfie di due strani provinciali che ce l'hanno a morte con i nazisti.

Ventiquattro anni, Alfieri ha terminato il biennio alla Holden, ha collaborato con la redazione web di Radio Deejay e sta completando il suo primo romanzo. «E' la storia di una specie di inetto, uno che ha una paura incredibile delle donne. E proprio per togliersela, finisce in una casa di appuntamenti - spiega - Un romanzo di formazione, però scritto in maniera umoristica. Al protagonista capitano situazioni più grandi di lui, ingestibili». Insomma da Playboy ai bordelli, potremmo aver conosciuto un nuovo Henry Miller? «Non credo sia così. Diciamo che mi piacciono le storie, mi interessano le situazioni che vanno oltre la norma. Non sono un fan di storie a sfondo erotico a tutti i costi però». Dopo i due anni a Torino nello hub creativo di Alessandro Baricco, oggi Andrea vive a Milano. «Alla scuola sono stati giustamente brutali circa un futuro nel mondo dell'editoria. Ma fortunatamente ero già disilluso di mio. È difficile, ma è la vita che ho sempre voluto fare. A Milano scrivo, mi occupo di sceneggiature, editing, faccio il copywriter. E' un universo dove sopravvivere è difficile. Io voglio provarci però».

Studi di chimica «perchè ho sempre scelto la strada facile e non mi piaceva studiare poi un anno a Padova alla facoltà di lingue («ma non era il posto giusto per me»), Andrea ha scelto la grande città «anche grazie ai miei genitori, che hanno voluto darmi questa possibilità». In Veneto collabora con il megazine online twentycentgroup, dove recensisce mostre e libri. «Ci torno spesso, è casa mia. Ma non è un luogo dove oggi posso pensare di vivere e lavorare» riflette. Il futuro? Tutto da costruire. Ma l'inizio fa già sensazione. «Sì, chiaro che scrivere per Playboy fa venire certe idee ma nessuno si è scandalizzato più di tanto. Ormai ospita musica, cinema, arte». Insomma la donna nuda è una pruderie superata.
Elena Filini
Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 08:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci