Manager della De Rosso Mobili svanisce nel nulla. «Era preoccupato per il lavoro»

Giovedì 29 Novembre 2018 di Diego Berti
Manager della De Rosso Mobili svanisce nel nulla. «Era preoccupato per il lavoro»
FARRA - È sparito nel nulla da martedì mattina il 55enne Mauro Tomietto, il manager della De Rosso Mobili e commercialista originario di Nervesa, che abita in Via Croda a Soligo, una frazione di Farra di Soligo insieme alla moglie Emanuela e a due figli poco più che adolescenti. L'uomo si è allontanato in auto, con documenti e bancomat, e ha raggiunto il centro di Nervesa, dove è sceso, sparendo nel nulla. Non ha lasciato biglietti e ciò contribuisce a rendere più angosciante il mistero. La denuncia di scomparsa è stata presentata, ieri, dalla moglie nella caserma carabinieri di Col San Martino. La donna, non vedendo rincasare il marito, si è preoccupata e ha  deciso di chiedere subito aiuto ai militari. «Da alcune settimane - avrebbe spiegato - mio marito era un po' assente ed era particolarmente preoccupato per il lavoro». Secondo la moglie facendo riferimento alll'occupazione nel 
mobilificio. Il maresciallo Mauro Orrù ha subito attivato le procedure di ricerca, diramando segnalazioni in tutta Italia.
IN CAMPO ANCHE I CANICarabinieri, vigili del fuoco, protezione civile ed anche alcuni volontari, utilizzando i cani, nella tarda mattinata di ieri si sono messi alla ricerca di Tomietto, setacciando in modo particolare la zona dove i carabinieri avevano ritrovato la vettura dell'uomo, una Citroen C5 di colore nero. L'auto è stata rinvenuta in una stradina che dal centro di Nervesa porta verso il greto del Piave. Per questo motivo i vigili del fuoco hanno iniziato a dragare anche il corso del fiume, fino a tarda sera, per riprendere questa mattina con le prime luci dell'alba le ricerche. Carabinieri e familiari hanno tentato più volte di chiamarlo al telefono, ma questo risultava sempre spento. L'ultima geolocalizzazione telefonica, da quanto è filtrato dallo stretto riserbo degli inquirenti, lo ha segnalato in località Falzè di Piave. Resta da capire perché il manager se ne sia andato da casa senza dare una spiegazione a moglie e figli, ma soprattutto quali siano i suoi veri intenti.
RISERVATOMauro Tomietto lavorava da tempo nella storica industria di mobili De Rosso di proprietà di Roberto De Rosso, dove seguiva la contabilità ed in modo particolare la realizzazione delle buste paga dei dipendenti. Ieri mattina la notizia della scomparsa è giunta negli uffici della De Rosso Mobili, che si trovano in zona industriale a sud a Farra, come un fulmine a ciel sereno, creando stupore ed incredibilità tra tutti i dipendenti, in modo particolare tra gli impiegati, con i quali il commercialista aveva un giornaliero rapporto di collaborazione. «Non riesco a credere che il dottor Tomietto abbia potuto allontanarsi da casa senza dare giustificazioni - racconta un dipendente dell'azienda -. È una persona sempre gentile, puntuale, che aveva la stima e la simpatia di tutti i colleghi. L'unica cosa della quale si lamentava, in questi ultimi giorni, era una particolare stanchezza». Ripeteva di sentire il corpo stanco e non riusciva a darsene una ragione.
ALTRI LAVORIOltre alla De Rosso, Tomietto era revisore dei conti in camera di commercio di Treviso. La moglie Emanuela, in fase di denuncia della scomparsa, ha dichiarato d'aver visto Mauro un po' stanco. «Nell'ultimo periodo - avrebbe detto - era forse un po' troppo impegnato nella gestione della De Rosso Mobili». Il mobilificio, qualche hanno fa aveva attraversato un breve periodo di crisi (era sceso da circa 150 a meno di 40 dipendenti) ma, stando ai dipendenti, stava progettando nuovi investimenti con la costruzione di un nuovo show room. Anche il sindaco di Farra Giuseppe Nardi, nonostante abbia dichiarato di non conoscere personalmente il manager, è preoccupato per la scomparsa. E si augura che la vicenda si possa risolvere bene. Amareggiato anche il parroco Don Brunone De Toffol: «Ho avuto modo di conoscere la famiglia in occasione della benedizione della casa. Ricordo un ambiente tranquillo, persone buone e rispettose». E mentre tutti si interrogano sui motivi della fuga, la speranza è che Mauro possa presto tornare ad abbracciare moglie e figli. 

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